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La Nostra Famiglia

Creato il 01 ottobre 2010 da Simone D'Angelo @SimonDangel

OVCI La Nostra Famiglia

OVCI La Nostra Famiglia (Organismo di Volontariato per la Cooperazione Internazionale) è presente nella regione di Rabat-Salé (Marocco) dal 2000 come consulente all’orfanotrofio Lalla Meriem, per la sua esperienza nel campo della disabiltà. Le condizioni di vita dei bambini disabili in Marocco sono gravi: il loro abbandono e la loro esclusione dalla vita familiare e dall’intera vita sociale e professionale sono ancora oggi una drammatica realtà.
La finalità principale del lavoro dell’OVCI è rompere la condizione di isolamento alla quale questi bambini sono molto spesso obbligati (per paura, ignoranza o mancanza di servizi) e dare loro la possibilità di essere seguiti nella loro crescita ed educazione.

Dal 2003 al 2006 OVCI ha sviluppato un progetto che punta sia a migliorare la qualità di vita, favorendo l’integrazione sociale dei bambini disabili, sia a prevenire l’abbandono, grazie alla creazione di servizi riabilitativi sul territorio. I bambini presi in carico dai servizi medico–riabilitativi attivati sono stati 352. Da questa importante esperienza nasce l’associazione Casa Lahnina, di cui fanno parte 60 genitori di bambini disabili.

Un nuovo progetto, concluso a fine agosto 2009, si proponeva di migliorare lo stato di salute, di benessere e di partecipazione sociale dei bambini affetti da patologie disabilitanti, favorendo il loro accesso all’educazione di base e all’integrazione scolastica. Gli obiettivi:

  • facilitare l’educazione inclusiva
  • attivare percorsi di educazione speciale
  • permettere a Casa Lahnina di attivare un servizio socioeducativo per soggetti disabili, esclusi dai processi educativi

Il progetto ha portato alla

  • apertura del primo Centro SocioEducativo (CSE) per disabili gravi in tutto il Marocco
  • costituzione di un’equipe con un alto livello di formazione sia dal punto di vista tecnico–professionale che per quanto riguarda la condivisione della filosofia dell’integrazione
  • costruzione di rapporti di collaborazione con i genitori dei bambini, che hanno riconosciuto la validità del percorso di integrazione dei loro figli
  • risposta alle stimolazioni da parte dei bambini, i quali stanno mettendo in campo tutte le loro potenzialità, con una fortissima spinta motivazionale
  • ristrutturazione dei locali in modo funzionale agli interventi educativi, con la creazione di un ambiente che integra aspetti relazionali, affettivi e intellettivi
  • sensibilità dell’equipe e disponibilità dei dirigenti scolastici, che ha reso possibile momenti di scambio e attività comuni tra i bambini disabili e quelli delle classi ordinarie, eliminando barriere di pregiudizio nei coetanei, nelle insegnanti della scuola e nelle famiglie
Atelier artistico del CSE di Rabat
Centro Socio-Educativo di Rabat

La formazione degli insegnanti
Lezione alla classe integrata per bambini disabili


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