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La notte dei petali bianchi
Titolo: La notte dei petali bianchi
Autore: Gianfranco Di Fiore
Editore: Laurana
Pagine: 248
Prezzo: € 14,03
Pubblicazione: ottobre 2011
ISBN: 978-88-9699-911-0
Valutazione Libriconsigliati: consigliato.
La notte dei petali bianchi, opera prima di Gianfranco Di Fiore, è un romanzo cupo, che lascia pochi spiragli alla speranza. Ambientato nel cosiddetto Nord-Est produttivo, racconta le contraddizioni di una società fatta di pochi ricchi e tanti nuovi poveri.
E i poveri qui, al contrario di tanta letteratura “buonista”, sono spesso poveri anche di spirito. A cominciare proprio dal protagonista, Dante, che di mestiere fa la guardia giurata e di notte fa il giro tra fabbriche e capannoni (il suo Inferno personale) per verificare che tutto sia a posto. A fargli compagnia una pistola mai usata e un lettore dvd portatile con cui vedersi i film di Quentin Tarantino per sentirsi meno solo.
Dante è un disadattato, con un passato di abusi e un presente che si lascia scivolare addosso. Non è molto simpatico, per la verità non fa nulla per esserlo, è alcolizzato, molesta le ragazzine e ha un rapporto morboso con la madre ma è un uomo sincero e incapace di “far del male a un acaro”. Anche la sua storia d’amore con Samira, quindicenne musulmana mutilata dall’infibulazione (un amore consumato in un camper sporco e brulicante di scarafaggi) non è di quelle in cui il lettore si può identificare.
I veri protagonisti del romanzo, allora, sono altri. Sicuramente la provincia, quella provincia in cui tutti si conoscono ma nessuno sa davvero niente dell’altro, la provincia noiosa e ipocrita che addita come nemico lo straniero di cui ha comunque bisogno per rimanere produttiva e competitiva.
“Sono stato consegnato alla provincia e al freddo della campagna nel profondo Nord. Vivo in un luogo che non ha una sua identità né un colore preciso; una piccola città fatta di nebbia e silenzi, di macchine costose e negozi a volte troppo affollati ma spesso vuoti. Una città dai sapori diversi e dalle storie taciute…”