La nuova era dei Warriors

Finita l’era Don Nelson i Golden State Warriors ripartono con Keith Smart in panchina e una nuova dirigenza che ha acquistato la franchigia qualche mese fa. Il mantra rimane sempre lo stesso degli anni scorsi, e cioè: correre e tirare, correre e tirare, correre e tirare; questa volta, però, anche con un occhio alla difesa e all’equilibrio della squadra per non rischiare di fare un altro anno come quello scorso (26 vinte 56 perse).
Il giovane coach dovrà anche districarsi da un altro problema, ovvero quello di avere in squadra due giocatori similissimi come Ellis e Curry, entrambi di talento offensivo incredibile ma leggerissimi e inguardabili in difesa. Monta ha già fatto capire di non essere proprio felicissimo in questa situazione e di volere la squadra nelle sue mani, ma la società non sembra troppo intenzionata ad assecondarlo.

Insomma tra problemi interni e risultati che stentano ad arrivare (soprattutto nella durissima Western Conference) le note liete sono l’arrivo di David Lee dal mercato e il ritorno di Biedrins dall’infortunio. I primi allenamenti serviranno soprattutto a loro per ritornare ai ritmi congeniali ai Warriors, che sono appunto quelli del “corri e tira“.