La nuova stagione del Teatro Libero – Tra commedie nere e meccanica quantistica

di Simona Ingrassia - 17 settembre 2014

Di Silvia Azzaroli e Simona Ingrassia. Lunedì  15 settembre, nella sala suggestiva allestita in cima a uno stabile di Via Savona, vicino ai Navigli, è stato presentato al pubblico e ai giornalisti la nuova stagione di spettacoli del Teatro Libero.  In realtà Teatro Libero è un progetto voluto fortemente per incentivare e supportare i  talenti della realtà milanese teatrale, denominato “Teatri Possibili”.

A parlarci della nuova annata sono stati i due direttori artistici Corrado d’Elia e Corrado Accordino, registi, autori e anche attori.

D’Elia e Accordino hanno esordito dicendo: “Abbiamo voluto fare una presentazione diversa dal solito, invece di farla come gli altri due anni a Palazzo Marino, alla presenza di assessori e superassessori, in pompa magna. Abbiamo preferito un ambiente più raccolto con i giornalisti e i nostri spettatori, oltre che le varie compagnie che lavorano per noi e con noi. Siamo al terzo anno di coproduzioni tra le compagnie che producono e interpretano gli spettacoli che mandiamo in scena.”

La direzione artistica dell’attore e regista Corrado d’Elia e la gestione Teatri Possibili hanno portato il teatro, in pochissimo tempo, ad essere per la terza stagione consecutiva la sala più frequentata in Italia tra quelle fino a 200 posti. 

I due direttori artistici hanno lasciato la parola ad Alessandro Veronese, capo dell’ultima compagnia che si è unita al progetto e che quest’anno porterà in scena due spettacoli.

“La prima piece che porteremo in scena è Nunca Mas, che sarà al Teatro Libero dal 1 al 6 Ottobre. Due storie, che scorrono su binari paralleli. Epoche diverse, mondi agli antipodi. E un unico comune denominatore: la violenza come forma di garanzia del silenzio. Roba che di solito fa la mafia. Roba che di solito fa anche lo Stato.Dal nome del rapporto che nel 1984 fece luce sul dramma dei desaparecidos, un progetto che si muove tra l’Argentina e Genova, tra coreografie e narrazione, per raccontare il sottile filo che ha collegato una delle più grandi tragedie della storia dell’umanità con una delle pagine più infami dell’intera storia italiana. La storia parte dall’Argentina per approdare in Italia. Nelle nostre intenzioni lo scarto tra le due realtà dovrebbe essere impercettibile. Ci siamo ispirati anche ad un libro, Io L’infame di Bolzaneto, introvabile, che racconta i fatti di Bolzaneto dal punto di vista di un infermiere. Questo libro ha persino la prefazione dell’attuale sindaco di Milano,Giuliano Pisapia, che ha definito gli eventi di Genova roba da regime cileno.”
Il secondo spettacolo della compagnia di Veronese sarà “Sacrificio del Fieno”, che sarà mandato in scena dal 7 al 12 gennaio 2015.

Ispirata da una canzone di Davide Van de Sfroos, la storia è ambientata negli anni della guerra è la storia dell’amore impossibile tra una donna e un partigiano che arriva a sacrificare se stessa per proteggerlo. Diventerà l’amante dei soldati tedeschi per dare la possibilità all’uomo di scappare. Una volta finita la guerra la donna verrà accusata di collaborazionismo dalla gente del suo paese. Nessuno saprà mai le ragioni del suo gesto e il partigiano non farà mai ritorno.

Subito dopo è intervenuta Laura Anzani che ha presentato le opere della compagnia Merenda.
Si apre con lo spettacolo Speaking in tongues che andrà in scena dal 7 al 13 Ottobre dalla penna di Andrew Bovell edalla regia di Michael Rogers. Si tratta di un testo complesso in cui vediamo la storia di nove personaggi legati in qualche modo tra loro.

La seconda piece sarà Hedda Gabler, che sarà al Teatro Libero dall’8 al 23 Dicembre.

L’ultimo spettacolo, invece, come ci ha spiegato la stessa Anzani, sarà La Memoria dell’acqua,  e si basa “Sulla capacità di questo elemento di poter conservare i ricordi delle cose con cui è venuta in contatto. L’opera parlerà di tre sorelle che si troveranno al funerale della madre, che interpreto io e che proveranno a riavvicinarsi, cercando di superare i rancori passati.”

La Memoria dell’acqua sarà al Teatro Libero dall’8 al 20 aprile 2015.

E’ stato poi presentata una delle compagnie in cui lavora Tobia Rossi, autore teatrale molto apprezzato, che insieme alle attrici Monica Faggiani e Paola Giacometti ha parlato di una piece molto attesa dai direttori artistici, “Assassine” di Alessandra Cirillo.

“Ci hanno lavorato per 20 mesi. E finalmente ora sarà in scena. Hanno spammato sui social newtork il video clip!” ha scherzato D’Elia.

“E’ una commedia nera.” ha dichiarato Rossi “Mi hanno voluto queste fantastiche attrici. Hanno voluto che scrivessi questa storia di assassine famose della storia.”

La Faggiani è intervenuta per dire:

“Dovete vedere questo spettacolo cinque volte perché cinque sono le assassine e perché se no morirete!”

E tutto questo ha provocato l’ilarità dei presenti.

Assassine sarà in scena al Teatro Libero dal 14 al 21 Ottobre 2014.

Sono state tante le compagnie che hanno presentato le loro opere, ma il momento forse più toccante è stato quando è stata letta la lettera di Andrea Brunello, uomo d’arte dalla doppia vocazione: è infatti anche uno scienziato che lavora in Toscana ad importanti progetti.

Due saranno le sue opere in scena al Teatro Libero, entrambe incentrate sulla meccanica quantistica.

Il primo è Il principio dell’incertezza che andrà in scena dal 14 all’11 novembre. E’ una lezione di fisica quantistica trasformata in opera teatrale. Lo spettacolo prende le mosse dalla figura di Richard Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965. Andrea Brunello, oltre ad essere attore professionista, possiede un Ph.D. in fisica teorica. Il suo scopo, il suo sogno, è quello che due mondi apparentemente distanti come quello della scienza e quello del teatro possano trovare finalmente punti di contatto e divenire più fruibile alla gente.

Il secondo è Torno indietro e uccido il nonno, sul palco dal 13 al 19 gennaio 2015, nonno è la storia di un uomo che si accorge che il suo tempo sta finendo e cerca il conforto del nonno che lo aiuta come può. Nasce così uno spettacolo che vede in scena due clown, il Bianco e l’Augusto, che sul tema del Tempo pongono domande profonde e affascinanti: cos’è il Tempo? Ha avuto inizio? Avrà una fine? Si può viaggiare nel Tempo? Come fa il Tempo a dilatarsi e anche a fermarsi? E che cosa vuol dire? Quali paradossi incontriamo? Cos’è la “freccia del tempo”? Dove va il Tempo che passa? L’opera cerca di rispondere a queste domande con i mezzi propri del mondo del teatro e dell’arte.

Quello che ci ha colpito di più della serata è stata l’autentica passione per la recitazione e la volontà di ricercare nuovi autori e nuovi attori ed attrici. Una dote davvero preziosa, aggiunta al fatto che ogni opera messa in scena dal Teatro Libero è prodotta da loro.

E’ davvero importante in Italia vedere promuovere e supportare il talento, soprattutto in un momento difficile come questo.

Tra gli spettacoli del Teatro Libero è bene segnalare anche: “Bagnati”, ambientata proprio nella Milano dell’Expo, dove un ragazzo della Milano bene sconvolgerà la sua famiglia quando scopriranno che ha una storia con il figlio della colf rumena; “Rumori Fuori Scena”, divertente e intelligente piece sul mondo del teatro, che sarà al Teatro Libero per il decimo anno consecutivo, con grande successo, diretto dalla brava autrice Claudia Negrin e “Giorgio ed Io” di Claudio Beccari, un sentito omaggio a Giorgio Strehler del Piccolo Teatro, colui che, con i suoi spettacoli, ha segnato Milano e la cultura italiana del ’900. A recitarlo sarà Giancarlo Dettori, amico e compagno di scena del grande maestro.

Lo spettacolo di esordio del Teatro Libero si terrà stasera alle 21 e sarà “Novecento”, tratto dal famoso testo teatrale di Alessandro Baricco e sarà diretto ed interpretato da Corrado D’Elia.

Molte altre opere sono state presentate nel corso della serata e le potrete trovare nel sito ufficiale del Teatro Libero

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