Una napoletana che è riuscita a pubblicare uno studio sulla più prestigiosa rivista scientifica mondiale, Nature, non accade di certo tutti i giorni. La storia di Francesca Ferlaino, 36 anni, è finita sulle pagine di tutti i giornali nazionali, un motivo in più per essere orgogliosi del nostro Paese ma anche del nostro Sud. Già perché Francesca è partita dall’Università Federico II di Napoli, dalla facoltà di Fisica dove insegnava Antonio Barone, scomparso nel 2011. E’ lui il suo mentore, che si accorge subito delle potenzialità della giovane che, in pochi anni, riesce ad arrivare ai vertici del sistema scientifico: ha prima conseguito il dottorato al Lens, il Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non – Lineare di Firenze poi si è trasferita all’estero e non è tornata più, come molti ricercatori nostrani. Oggi insegna nell’Istituto di Fisica dell’Università di Innsbruck, in Austria ed è lì che, con il suo team, ha elaborato lo studio che è stato ripreso da Nature.
Francesca Ferlaino ha osservato per la prima volta l’emergere del caos quantistico nel comportamento di atomi ultrafreddi, gli atomi di erbio, elemento che si trova nei cosidetti “lantanidi” e che possiamo trovare, ad esempio, nei nostri schermi televisivi e nei telefoni cellulari. Per i più, forse questa ricerca non dice nulla, ma per la fisica è una scoperta importantissima, alla quale moltissimi studiosi stanno lavorando da tempo. Ai napoletani, il cognome ha fatto sicuramente venire in mente un altro personaggio: Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, patron ai tempi dei due scudetti, è infatti il padre di Francesca.
Ma, mentre per l’imprenditore l’avventura nel calcio può dirsi conclusa, la figlia ha ancora molto da dare alla scienza: non a caso è contesa da varie università europee, come quella di Ulm, dove, grazie al primo premio ottenuto nella “Alexander von Humboldt Professorship (uno dei più prestigiosi premi scientifici), potrebbe dirigere istituti ad hoc con finanziamenti pari a 5 milioni di euro. Ma lei è cauta: “Sono ancora in piena negoziazione sia a Ulm, sia a Innsbruck, la questione è totalmente aperta. Entrambe le università stanno facendo grandi sforzi e questo mi onora molto”. E l’Italia si allontana sempre di più…
La nuova star napoletana della fisica, 10.0 out of 10 based on 1 rating