La nuova terra di Alain

Creato il 22 gennaio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

La purificazione dell’anima e del corpo è un’idea che attraversa le menti di molte persone. E’ possibile paragonarla all’utopia di una nuova terra, a una rinascita totale. In quest’epoca di smog, traffico e tecnologia alcuni sentono la necessità di spegnere i propri mezzi tecnologici e abbandonarsi in tutto e per tutto alla natura. Il 19 gennaio 2015, questa scelta è risultata fatale ad Alain Fourrè, un uomo di 62 anni che aveva deciso di ritirarsi con la sua compagna, Claire G., in una comunità nella Valchiusella. In questa comunità, alla cui entrata si legge “Joyaume” (“Gioventù”), vivono diverse persone che, come Alain, hanno deciso di tagliare i ponti con il mondo, dedicandosi allora a una vita del tutto vicina alla natura. L’obiettivo è quello di ridisegnare il corso delle giornate, basandosi sul moto del sole e delle stelle.

Lo sfortunato protagonista di questa vicenda, rapito dall’utopia di una nuova terra in mezzo alla natura, ha deciso di ricorrere al digiuno per purificarsi. L’esperimento – al quale l’uomo si è sottoposto – ha portato quest’ultimo ad un grave “deperimento organico”, secondo il referto del medico legale di Torino. La compagna, complice di questa bizzarra “purificazione”, è stata ricoverata all’Ospedale di Ivrea, riscontrando anche in lei un significativo deperimento.

Claire G. ha confermato l’intenzione del compagno di intraprendere questa purificazione. Almeno per ora la donna non risulta all’attenzione della magistratura, in quanto vittima anch’essa di questo strano digiuno.

Negli ultimi giorni Alain scriveva sul sito della comunità: “Noi siamo parte di una rivoluzione globale di pace, co-creatori di un Nuova Terra“.

Il Procuratore Capo Ferrando ha inviato i carabinieri per un sopralluogo nell’abitazione della coppia: un vecchio cascinale ristrutturato nel quale sorgeva un aiuola sormontata da un totem, un rudimentale altare dal significato simbolico, particolarmente caro agli studi antropologici.Sul campanello campeggiava un chiaro ed esplicito invito a “non disturbare”. Addirittura il postino, nella nuova terra,  era invitato a rivolgersi ai vicini di casa per consegnare la posta.

Poco distante dalla cascina, i carabinieri hanno trovato il “percorso della purificazione”, una sorta di piazzale circolare adibito all’attesa del solstizio d’estate con una grossa vasca piena d’acqua utile appunto ai riti purificatori.

Le forze dell’ordine indagano ora sull’intera faccenda: la Nuova Terra sembra non essere stata auspicata solo da Alain. Ci sarebbero, infatti, numerose persone iscritte al sito per aderire a questa nuova setta naturalistica.

Tags:Alain Furré,cronaca,digiuno,morte,nuova terra,torino

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