La pace della coda alla vaccinara

Quando nomino Alemanno mi suona in testa in automatico la perfida e pessima canzone di Lady Gaga, forse perché, in fatto di serietà e credibilità, ci sono delle forti similitudini. Il Sindaco di Roma, della Capitale, bene fece nei giorni scorsi a dimostrare la sua ira funesta contro il Longobardo Bossi che, pur non adducendo infiniti lutti – non ancora – ai Romani aveva però fortemente offeso la romanità e l’italianità con essa. Era quasi credibile Alemanno come estremo difensore capitolino non fosse per il nome che avrebbe dovuto comunque indurci nel dubbio – Alemanno, nome germanico. Ed ecco la germanità del nome o la debolezza del carattere o l’estremo lecchismo nei confronti del governo che non c’è, fatto sta che oggi si è consumata la ridicolaggine del Sindaco di Roma che prono accoglie il Leghista offensore, scusatosi senza crederci, offrendogli coda alla vaccinara e ricevendone polenta. Tristezza infinita in piazza Montecitorio, luogo purtroppo avvezzo a simili scene grottesche. Pace fatta quindi tra Roma e il nord, pur restando in me e, credo, in molti, l’amaro in bocca certamente non dovuto alla cicoria che si sono mangiati per contorno.

Luca Craia