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La pagina di un libro/22 - Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie

Creato il 11 ottobre 2011 da Mapo
Come si fa a commentare un classico come Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie? Per molti bambini un po' cresciuti si tratta solo di uno dei più classici cartoni della Disney: bello, colorato, enigmatico ma, prima di tutto, un angosciante viatico ad una notte costellata di incubi. Per bimbi un po' meno cresciuti e per i fanatici di Tim Burton diventa film in 3D, di quelli da gustare in un cinema del centro con quegli scomodi occhialini che ci fanno sembrare tutti deficienti o, in alternativa, novelli Hugh Grant davanti a un maxischermo con addosso una maschera da sub dalle lenti graduate (vd Notting Hill).La pagina di un libro/22 - Le avventure di Alice nel Paese delle MeraviglieAlice, però, è prima di tutto un personaggio letterario che nasce dalla fantasia di Lewis Carrol che concepì questa favola per bambini nel lontanissimo 1865. La storia, come quella di Pinocchio e di mille altri classici, per sommi capi la conoscono tutti. Si tratta delle avventure deliranti di una bambina che precipita in un buco seguendo un coniglio bianco in doppiopetto. Il tutto si gioca nello spazio di un sogno, dai contorni tanto inquietanti quanto, paradossalmente, reali. E se certo non è verosimile pensare a funghi magici in grado di farci cambiare statura a una bambina da un momento con l'altro, gatti che scompaiono nella notte e regine di cuori che tagliano la testa a un intero mazzo di carte, il pregio di Carroll sta nel far sembrare il tutto estremamente vero.Quasi un mese fa un gruppo di ricerca italiano in collaborazione con il Cern ha dimostrato che i neutrini, delle particelle subatomiche senza materia (e senza telepass, nonostante vi siano ministri dell'istruzione seduti tra le poltrone di repubbliche delle banane che pensano il contrario), possono viaggiare più veloci della luce. A chi pensa si tratti di una banalità, mi permetto di far notare che è la cosa più vicina alla dimostrazione di un'altra dimensione (per approfondimenti consiglio lo stupendo Flatlandia, un libro che dovrebbe leggere ogni leghista!). Alcuni filosofi e scienziati arrivano addirittura a teorizzare che, una scoperta di tale portata, potrebbe aprire alla possibilità teorica del viaggio nel tempo e minerebbe alla base un concetto sul quale si è basata quasi tutta la dottrina filosofica del mondo moderno: quello di causa ed effetto. Che succede quando tutto viene messo in gioco e si perde ogni fondamento?La pagina di un libro/22 - Le avventure di Alice nel Paese delle MeraviglieAlice, nel paese delle meraviglie, non vive una sola realtà, ne vive decine insieme, tentando di superare quel senso di vertigine che tutti sperimentiamo quando vengono ridiscusse le regole di un gioco di cui siamo involontari protagonisti. Una storia che fa pensare a come la Verità (e i suoi presunti, autentici depositari) sia un concetto tanto più pericoloso quanto più maiuscolo e su come, variando la prospettiva da cui osserviamo, tutto cambia nell'arco di un momento, come in un quadro capovolto.
Quando Alice vide il Gatto si limitò a sorridere. Le sembrava pacioso, ma aveva lunghissimi artigli e moltissimi denti, perciò pensò che era meglio trattarlo con rispetto."Micino del Cheshire", cominciò, alquanto timidamente, perchè non sapeva se l'appellativo gli sarebbe piaciuto:ma quello allargò un poco il sorriso. "Si, per ora sembra contento", pensò Alice e continuò: "Mi vorresti dire, per piacere, da che parte si va da qui?""Dipende soprattutto da dove vuoi andare", disse il Gatto."Per me fa lo stesso", disse Alice."Allora non ha importanza la strada che prendi", disse il Gatto."...purchè arrivi da qualche parte", aggiunse Alice come spiegazione""Arriverai di sicuro da qualche parte", disse il Gatto, "se cammini abbastanza a lungo".Ad Alice la cosa parve innegabile, e dunque tentò un'altra domanda. "Che tipo di persone abitano qui intorno?""In quella direzione", disse il Gatto, alzando la zampa destra, "abita un Cappellaio: e in quella direzione", alzò l'altra zampa, "abita una Lepre Marzolina. Vai pure a far visita a cui vuoi: tanto sono matti tutti e due"."Ma io non voglio andare tra i matti", osservò Alice."Ma qui non se ne può fare a meno", disse il gatto, "siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta"."Come fai a sapere che sono matta?" chiese Alice."Devi esserlo per forza", disse il gatto, "altrimenti non saresti venuta qui".Lewis CarrollLe avvenute di Alice nel Paese delle MeravigliePag. 76

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