In rete si e’ innescata una forte critica verso quel che e’ accaduto in Canada, mi riferisco alla decisione della Canadian Radio-Telecommunications Commission (CRTC) di approvare l’Usage-Based Billing (UBB). Ma vediamo di chiarire le cose, e capire se noi dall’Italia possiamo permetterci di criticare il Canada o non dovremmo forse preoccuparci della situazione critica qui da noi, anche per cercare di cambiare le cose.

Tutto ebbe inizio l’anno scorso, quando la Bell chiese con forza di limitare il limite massimo di banda. Ufficialmente le motivazioni di Bell sarebbero il “problema dei downloader“, ossia l’eccessivo traffico causato da chi scarica molti file e di grosse dimensioni. Qualcuno invece mangio’ la foglia d’acero e noto’ come i contenuti streaming su internet siano per Bell un pericolo per il suo business televisivo.


Secondo la tebella la tariffa piu’ costosa, quella che garantisce 105 GB mensili, viene a costare 41,45 dollari canadesi (circa 30 euro). Ricordo che il tetto dei 25GB non e’ una decisione degli ISP ma un’imposizione di Bell e del CRTC.
Per analizzare la situazione con un minimo di obiettivita’, e senza farsi prendere dal panico dell’”oddio ci fanno pagare tanto questo e’ un furto” occorre prima di tutto stabilire alcuni punti: esiste il problema dei “downloader“? 25GB e’ un limite coerente?
La linea se non e’ in fibra ottica richiede molta manutenzione per funzionare efficientemente e inoltre incorre in problemi di intasamento. Dunque e’ vero che il problema dei “downloder” esiste, ma esiste perche’ la rete su cui passa il traffico internet e’ vecchia o comunque non efficiente. I 25GB sono pochi, non pochissimi, ma pochi. 50GB sarebbero stati una misura piu’ coerente (100GB ad essere generosi), comunque con una spesa mensile di 30 euro viene garantito un traffico mensile di 105GB (secondo la tabella).
Dunque il problema esiste ma e’ stato affrontato nel modo piu’ semplice, senza risolvere comunque il problema (che e’ quello dell’inefficienza della rete).


© Altan
Noi ci stracciamo le vesti per il Canada, eppure se ci garantissero di non attuare blocchi o censure in cambio di un tetto massimo di 25GB mensili a 24 euro o 100GB mensili a 30 euro, per noi sarebbe un miglioramento rispetto alla situazione attuale.L’ALTERNATIVA – Come ho gia’ scritto a proposito di Google e Verizon, gli ISP vogliono una fetta della torta creata dai fornitori di servizi. Chi fornisce servizi agli utenti, attraverso internet (audio e video on demand, giochi, ecc.) guadagna, e secondo gli ISP lo fa a spese delle linee, causando un traffico eccessivo, creando disfunzioni, inefficienze, costi di manutenzione, e bla bla bla.
Gli ISP hanno due modi per guadagnarci, il primo e’ quello di far pagare ai fornitori di servizi (che gia’ pagano l’uso della rete, ma a quanto pare agli ISP non basta), l’altro e’ quello di far pagare agli utenti che superano una certa soglia di traffico garantita.

LA TERZA STRADA – Esisterebbe anche una terza strada, ossia ristrutturare la rete, mettere la fibra, ripensare tutto il sistema e il modo in cui e’ stato attuato (eliminare le barriere che impediscono l’ingresso nel mercato degli ISP, togliere la gestione della rete a chi la usa facendo una concorrenza sleale agli altri, ecc.). Ma gli ISP non ci guadagnano (almeno nell’immediato), costa soldi a chi gestisce la rete e toccando alcuni poteri forti e’ ampiamente ostacolata.
Siccome dunque questa terza strada sembra nessuno la voglia percorrere, dobbiamo accontentarci delle altre due (a meno di richiedere a gran voce un cambiamento), e dovendo scegliere la meno dannosa, e’ preferibile quella canadese.
[1] Date un’occhiata al sito: Agenda Digitale, contiene molte informazioni interessanti di come il resto del Mondo si stia muovendo e di come l’Italia resti ferma. [↩]
[^] torna su | post<li> |
