di Fabio Vento
Sarò forse troppo ottimista, ma intravedo qualcosa. Tra la tanta “fuffa” che attraverso i social network invade la nostra vita di utenti della rete, c’è anche un’esperienza virtuosa, ci sono prassi che, lentamente, rimontano i pezzi di una cittadinanza smarrita. Anche a Palermo Facebook e il web 2.0 sono stati testimoni della nascita di gruppi, movimenti, associazioni, di varia solidità e durevolezza; tutti comunque accomunati da una profonda rivalutazione della partecipazione e del “fare rete” dei cittadini nei confronti della vita sociale della città.
Il progetto di cui sto per parlare è nato proprio così. Circa un anno e mezzo fa, notando l’assenza di uno spazio che riunisse i vegetariani della nostra regione, creai il gruppo Facebook “Vegetariani e Vegani Sicilia”. Tra feconde discussioni e nuove amicizie, fu quasi spontaneo iniziare a scambiarsi informazioni sulle risorse veg-friendly della città di Palermo: “Dove cenare con la certezza di un pasto completo?” “Dove trovare prodotti su misura?”
E già: statistiche alla mano, sono sempre di più le persone che scelgono di rinunciare alla carne, ma la nostra città sembra ignorarne la presenza. In primo luogo il vegetarismo in sé non è considerato una risorsa su cui investire a livello commerciale, quando potrebbe averne i numeri. Basti pensare – per dirne una – ad alcuni ristoranti etnici che hanno un’adeguata offerta vegetariana ma che non la promuovono come tale, risultando virtualmente “invisibili”. A questo si aggiunge una – tutt’altro che inedita – miopia delle istituzioni, che non fanno da pungolo all’imprenditoria locale né forniscono percorsi e indicazioni ai cittadini.
A un certo punto, riunito un cospicuo numero di segnalazioni, ho sentito l’esigenza di una piattaforma che le “organizzasse” rendendole facilmente consultabili e che, soprattutto, fosse disponibile anche al di fuori di Facebook. Così, con l’amica Lucia Russo, ho creato il progetto no-profit “La Palermo Vegetariana”.
Si tratta di una Google Map, ospitata all’interno del sito web www.palermovegetariana.it e in continuo aggiornamento, che raccoglie nell’ordine: ristoranti e rosticcerie con buona offerta vegetariana; negozi che vendono tofu e seitan (i noti succedanei della carne); panifici, pasticcerie e pizzerie che non fanno uso dello strutto, che spesso si “nasconde” nel pane e nei dolci. A vantaggio dei vegan, sono segnalate anche le gelaterie che trattano gelati a base di latte di soia o riso e i negozi che vendono dolci privi di latte e uova.Adesso, dopo alcune settimane di rodaggio e forte del riscontro ottenuto, il sito si arricchisce di nuovi contenuti e si apre davvero a tutti. Nasce la versione inglese destinata ai turisti in visita a Palermo e in più apre un blog, con articoli sui temi del vegetarismo, curiosità sulla tradizione culinaria siciliana e, soprattutto, ricette vegetariane e vegane originali a cura del nostro nuovo “acquisto”, Manuela Zanni. Queste si rivolgono anche a chi non è vegetariano, per mostrare come sia facile sostituire e reinterpretare, anche qui in Sicilia, i tradizionali piatti a base di carne.
Il nuovo corso del progetto sarà presentato oggi, lunedì 5 luglio, alle 20.30 al circolo Arci Nzocchè (via Ettore Ximenes 95, Palermo), in una serata aperta a tutti. Alla presentazione seguiranno delle proiezioni video che illustreranno in modo conciso le ragioni e la praticabilità dell’alimentazione vegetariana, e una degustazione gratuita di confetture artigianali biologiche a base di frutta, spezie e ortaggi. Naturalmente anche l’aperitivo-cena di Arci Nzocchè sarà vegetariano.
Vi aspettiamo