Una panciona proprio bella e non lo dico solo perchè è la mia (o forse sì?): una panciona che si muove, si stiracchia, balla ascoltando Virgin Radio e mostra già segni di un bel caratterino.
E io sono al settimo cielo.
Inspiegabilmente, tra l'altro, perchè una delle mie frasi celebri di "prima" era "quando sarò incinta dovrò entrare i terapia", ma questa è un'altra storia.
Come fa effetto a me, questa bella pancia, fa effetto anche a tanta altra gente.
Gente conosciuta, ma anche perfetti sconosciuti, gente incrociata al supermercato, anziani in coda dal medico, dipendenti pubblici, commesse e commessi.
La pancia "tira".
Peccato che sia la "mia" pancia.
Uno degli effetti che fa la pancia è una voglia irrefrenabile di toccarla.
Una voglia che abbatte le barriere sociali e della privacy e che fa fare alla gente cose che in altre situazioni non si sognerebbe nemmeno. Tipo starsene minuti interi ad accarezzare la pancia di una perfetta sconosciuta allibita.
La prima volta mi è successo al caf al quale mi sono rivolta per il disbrigo dele pratiche legate alla maternità.
La funzionaria è uscita dalla stanza per un caffè, mi ha vista seduta in sala d'attesa, ha esordito con un "ma che bella pancia" e ha cominciato ad accarezzarmela sfacciatamente, attratta come ape dal miele.
Dopo un po' mi ha chiesto "posso toccarti la pancia?". Beh, me la stava già toccando da cinque minuti buoni.
Poi è stata la volta dell'anziana dal medico, che seduta accanto a me in sala d'attesa mi ha chiesto a che mese fossi, io ho risposto "alla fine del settimo", lei ha replicato "beh, sei già grossa di tuo, è naturale che la pancia si veda poco" (vecchia, vuoi morire prima dl tempo?!?) e ha iniziato a toccarmela come se fossi sua figlia e non una perfetta sconosciuta che aveva per giunta appena fatto incazzare.
Dopo un secondo mi sono alzata stizzita dicendole "scusi ma cambio posto, non vorrei che mi attaccasse qualcosa visto che adesso non posso prendere molti antibiotici". E sono andata a sedermi dalla parte opposta della stanza, lasciandola offesa (ma mai quanto me).
Ora, io sono una persona moolto riservata e credetemi mi sto sfracellando il cervello a cercare di capire perchè diavolo le persone non si tocchino mai, considerandola una invasione della privacy se non una molestia, ma si sentano perfettamente autorizzate a toccare la pancia di una donna incinta.
Perchè? Qualcuno me lo spiega: perchè mai?!?
Insomma, la pancia, fino a prova contraria, continua ad essere mia, una mia parte del corpo. Gradirei, prima di trovarmi una mano sull'ombelico stirato, che almeno mi venisse chiesto "posso toccare?" e mi venisse data la possibilità di rispondere "certo che no!".
Invece no: mani sbucano ovunque e toccano come se si trattasse della pancia del Buddha o delle palle del toro in galleria Vittorio Emanuele II o ancora si aspettassero che strofinando ne uscisse un genio come dalla lampada di Aladino, come se si trattasse di un ex voto e non di una invasione bella e buona della distanza interpersonale. Tipo: sto scegliendo l'insalata e sbuca una mano sulla pancia, una tizia mi fa passare avanti alla cassa del super e nel farmi passare mi accarezza la pancia (ma che è? E' una specie di pedaggio?).
E che cavoli, un po' di rispetto!
Così come non ci sono limiti alle risposte che mi vengono sulla punta della lingua, che scalpita per dare agli intrusi ciò che si meritano:
- hai provato a pestare una merda? Dicono funzioni anche quello.Ma invece, siccome ho deciso di essere una persona più civile, ai primi sguardi bramosi incrocio le braccia sulla pancia chiudendo bene la giacca e ricambio con occhiatacce. Nel caso non funzionasse inizio a borbottare: sarà sempre meglio passare per psicopatica imprevedibile che essere avvinghiata da tentacoli di sconosciuti.
- pensi davvero che bussando ti risponda qualcuno?
- guarda che non è un ananas, non occorre tastare per capire se è maturo.
- non sei carino a pulirti le mani sulla mia maglietta.
La Redazione