Se io fossi un regista, rappresenterebbe esattamente il tipo di film che rimpiangerei di non aver realizzato: scenografia non essenziale, ritmo serrato e ampio spazio alla personalità degli attori ma, soprattutto, ai loro dialoghi. La parola ai giurati racconta l’incontro dei membri di una giuria, riuniti per decidere in merito alla colpevolezza o meno di un uomo accusato di parricidio. Tutto qui. Ma al di là della semplicissima trama, il vero protagonista di questa vicenda è lo scontro dialettico tra le varie personalità in contrasto, che farà emergere il reale carattere di ogni membro della giuria, ognuno con le proprie paure, i propri pregiudizi e il proprio vissuto. Un film da vedere, contro ogni ragionevole dubbio.Magazine Cinema
Se io fossi un regista, rappresenterebbe esattamente il tipo di film che rimpiangerei di non aver realizzato: scenografia non essenziale, ritmo serrato e ampio spazio alla personalità degli attori ma, soprattutto, ai loro dialoghi. La parola ai giurati racconta l’incontro dei membri di una giuria, riuniti per decidere in merito alla colpevolezza o meno di un uomo accusato di parricidio. Tutto qui. Ma al di là della semplicissima trama, il vero protagonista di questa vicenda è lo scontro dialettico tra le varie personalità in contrasto, che farà emergere il reale carattere di ogni membro della giuria, ognuno con le proprie paure, i propri pregiudizi e il proprio vissuto. Un film da vedere, contro ogni ragionevole dubbio.Possono interessarti anche questi articoli :
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