COSA SI FA CON UN LIBRO?
Un libro si vende. La parola al libraio. Marco Guerra di Pagina 348
Venerdì 7 novembre alle 21
Via Caffaro, 10 (Garbatella), sede di Altrevie.
INGRESSO LIBERO
In attesa di conoscere Marco Guerra di Pagina 348, ecco qualche anticipazione.
«Il mio sogno di bambino era quello di diventare l’ala destra della Roma. Il mio sogno di ragazzo era quello di fare il giornalista. Mio padre faceva il libraio e io in casa ho sempre sentito parlare di libri e scrittori ».
La libreria Pagina 348 di viale Cesare Pavese è una libreria indipendente a gestione familiare che dal 1992 resiste alle grandi catene, alle vendite online e ai centri commerciali.
Oltre alla vendita di romanzi, saggi, testi scolastici, offre ai suoi amici e clienti un vasto programma di attività: circa 70 appuntamenti ogni anno tra presentazioni di libri e incontri con gli autori, con ospiti che vanno dai grandi autori del panorama culturale della narrativa e del giornalismo (Andrea Camilleri, Erri De Luca, Enrico Vaime, Sergio Rizzo, Giancarlo De Cataldo, Corrado Formigli, Luisella Costamagna, Gianrico Carofiglio e molti altri) ai nomi poco noti di cui in seguito tutti parleranno (Marco Malvaldi, Fabio Bartolomei, Fabio Stassi, Amara Lakhous e molti altri).
I librai di viale Cesare Pavese cercano di conciliare il meglio del mestiere del libraio (sacrificio, attenzione al cliente e consigli disinteressati) con le novità portate dai nuovi linguaggi.
Marco Guerra e Andrea Camilleri
La libreria ha un canale Youtube e una newsletter, una pagina Facebook e un account Twitter.
In libreria è attivo anche un gruppo di lettura formato da circa 30 persone.
Anche da noi sta avendo molto successo l’iniziativa “il libro sospeso”.
Riproponiamo l’articolo di Simona De Santis sul «Corriere della Sera», il 9 dicembre 2012, per i vent’anni della libreria.
Una libreria tre volte indipendente
I vent’anni di «Pagina 348»: «Il difetto? Leggiamo sul serio»
Ecco la classifica dei tre titoli più venduti nella libreria «Pagina 348» di viale Cesare Pavese (civico 348): Giulia 1300 e altri miracoli (Edizioni E/O) di Fabio Bartolomei, Milioni di milioni (Sellerio) di Marco Malvaldi, Il destino è un tassista abusivo (Rizzoli) di Luca Manzi. Se ci fosse bisogno di chiarimenti, visti i titoli venduti perché consigliati, la libreria gestita da Marco e Alessio Guerra con l’aiuto di Cristina, «colonna della famiglia allargata», è una libreria indipendente che compie quest’’anno 20 anni di attività. E scusate se è poco coi tempi che corrono. Marco e Alessio l’hanno ereditata dal padre, Mario Guerra, scomparso nel 2005, che ha aperto la libreria al Laurentino insieme alla moglie Rosalba. «La nostra libreria è tre volte indipendente – dice Marco Guerra – è a gestione famigliare, decidiamo noi quali libri vendere e, stando in periferia, siamo fuori dai grandi circuiti commerciali e della pubblicità». Fattore, il decentramento, che non impedisce alla famiglia Guerra di ospitare negli spazi di via Cesare Pavese 348 nomi importanti: da Andrea Camilleri a Erri De Luca, Gianrico Carofiglio, Piero Dorfles, Enzo Golino e molti, molti altri. Basta dare un occhio al carnet di ospiti che intervengono, mercoledì alle 20.30, al teatro del Centro culturale «Elsa Morante» per festeggiare il ventesimo compleanno di «Pagina 348»: Fabio Bartolomei, Ilaria Beltramme (scrittrice Newton), Giovanni Ricciardi (scrittore Fazi), Claudio Coletta (scrittore Sellerio), Vito Consoli (divulgatore scientifico), Giacomo Nencioni (regista che sta girando un documentario sulla libreria dei Guerra), Roberto Pecoriello (libraio), Claudio Bigagli (attore) e Fabio Traversa (attore). «I libri abbiamo il difetto di leggerli davvero» spiega Marco Guerra con un sorriso. E la differenza si vede. La libreria «Pagina 348» è un posto quasi magico qui la «gente si incontra – continua Marco – Siamo legati al quartiere e con i nostri clienti lottiamo insieme per resistere allo strapotere dei centri commerciali». La crisi attuale, e quella sempiterna delle librerie indipendenti che sfidano le grandi catene, per Marco Guerra, si «abbatte con le idee, rendendo flessibili gli orari e lavorando di più». «Pagina 348» di idee ne ha da vendere: una rivista mensile, un canale YouTube da 7 mila contatti, un sito aggiornato con i contributi dei lettori, una newsletter. «Nessuno è mai diventato ricco facendo il librario indipendente – ammette Marco – ma sono fortunato a fare questo lavoro». Fortunato perché «posso stabilire un contatto diretto coi lettori, proporre nuovi scrittori: Marco Malvadi si fa in quattro per venire da noi, Bartolomei farà parecchio successo». Marco sa riconoscere uno scrittore quando lo legge.