La prudenza era d'obbligo d'altronde dato che si trattava del bosone di Higgs, l'inafferrabile "particella di Dio". Non è stato trovato, come nei giorni scorsi si sperava, ma tracce consistenti del suo passaggio sono state trovate in due importanti esperimenti di fisica nucleare che si stanno svolgendo lì a Ginevra, attorno al Large Hadron Colllider, il più grande acceleratore di particelle oggi esistente.
Un ulteriore pezzo della sua carta d'identità sarebbe stato svelato: potrebbe essere una particella piuttosto grossa, 126 volte più dei protoni che, impariamo a scuola, stanno nei nuclei di ogni atomo di ogni elemento. Fabiola Gianotti, a capo dell'esperimento Atlas, ha raccontato, in modo tanto professionale quanto appassionato, la caccia alla particella inafferrabile durata per tutto il 2011. Lui manca ancora all'appello e serve assolutamente per verificare del tutto la teoria più importante sulla costituzione intima della materia, il "modello standard" , costato una cinquantina di anni di lavoro a generazioni di fisici nucleari.
Andrea Carobene Gian Francesco Giudice