Meglio sbagliare, piuttosto che non far perdere all’altrui ego la possibilità di gioiere al pari degli altri.
Chi non è ultimamente subissato da strane pubblicità che si affidano all’italico senso di un Popolo, che forse è tale e uguale, solo nell’astuta TV, alzi la mano.
No, non preoccupatevi non ce l’ho con la FIAT, anche se ce ne sarebbero gli umori. Oggi parlo di Unicredit e del suo spot da scalatori di patriottiche vette. Se un normale essere umano dovesse fare quel percorso, beh, verrebbe “ABBASTANTEMENTE” arrestato! Però là, dico nel cuore della pu’, si può fare veramente di tutto. Cazzo, anche una donna se pur con zaino in spalla “come a richiamare un soldato al fronte”, può osare: può ridar lustro alla flaccida bandiera che più non sa di che sventolare. E allora, donne d’Italia, d’Italia se desta… via le scarpe “stranamente in questo caso con tacco zero, leggi ballerine … un po come le donne e la nostra economia … che strani rimandi, no?”, via i mariti e i fidanzati: siete solo VOI le eroine della nostra rinascita! Salite su quel palo da “Business Dance”, danzate per noi; perchè laggiù c’è tanta gente che vi aspetta.
Tutto bene quindi, siamo alla fine dei nostri problemi “Le comuni Donne Partigiane” ci aiuteranno a ridestare l’Italia da un grigio, nefasto torpore. Lo faranno andando in Banca, sottoscrivendo un aumento di capitale da svariati miliardi di Euro, e lo faranno fiere e felici, tra i festanti applausi del RINATO popolo.
Ma allora è tutto vero? Ma allora il vento c’è sempre stato, eravamo solo noi ITALIANI a non averlo capito. Berlusconi aveva quindi ragione? Eh, si! A detta di quella emblematica pubblicità si! Mr. B. Aveva ragione: la crisi è solo un punto di vista. Siamo noi quelli cattivi che non diamo i soldi alle Banche per farle ripartire. Noi che non ci accorgiamo che il vento c’è sempre stato. Noi che non ci siamo assunti le nostre responsabilità. Dobbiamo solo ritrovare “lo zaino” e “il coraggio” delle nostre azioni.
Vada per lo zaino, ma cacchio, come si fa a chiedermi di sottoscrivere un aumento di capitale? Cioè, se una banca lo fa è perchè ha una crisi di liquidità, no? In teoria, la cosa migliore sarebbe quella di non avere tutti i propri risparmi in quell’unico istituto di credito. A proposito di credito, se lo intendiamo nel senso di “credenziale”, ci sarebbe di che dire e parlare. Con l’aumento di capitale, tutti gli azionisti si son presi un cazzottone non indifferente. Il titolo ha subito una svalutazione notevole: i più ignoranti, e dico ignoranti per difenderli dagli “STUPIDI” che gli hanno suggerito di investire tutto in quel titolo “consci di un forse imminente aumento di capitale”; hanno purtroppo perso un sacco di soldi.
Eppure, quando solo poche settimane fa, il titolo era a 2.66€ per azione, mi facevo due conti alla mano. Avrei voluto acquistare per poi rivendere, e questo perchè era evidentissima una forte speculazione in atto. Ora lo stesso ha superato i 3,60€. Parliamo di 1€ di crescita in un lasso temporale piuttosto ristretto. Investendo 1.000€, avrei fatto una plusvalenza di 350€ lordi! Al netto, pari circa alla metà della pensione minima erogata a un VERO PARTIGIANO!
Qualcuno si starà chiedendo perchè parlo di questo. La risposta è una sola. Con un po di attenzione, in borsa si possono cogliere opportunità di mercato, in alcuni casi, IMMEMORABILI. Ergo, in un’ottica di pura diversificazione del risparmio, sempre tenendo conto che si può perdere con la stessa velocità con cui si va a “vincere?”, nello specifico caso di Unicredit, con sole poche settimane di attenzione, avreste ottenuto gli stessi interessi di una somma pari a 10 volte tanto, vincolata addirittura per un anno.
Vi è ora più chiaro il concetto di FINANZA SPECULATIVA e di qunato se ne FOTTA del concetto non FISCALE di UOMINI, PERSONE, PATRIOTI? Se quello proposto vuole essere un nuovo MODELLO di DONNA, siamo proprio MESSI MALE!
Se anche a te “TI” PIACE questo articolo: Give Uppaci!
- Condividi su:
About bruno lai
Sono un appassionato di tecnologie e telecomunicazioni, con un occhio attento agli aspetti di innovazione di prodotto e di processo. Da parecchi anni intervengo nei blog, spazi web e in ultimo nelle comunità virtuali con articoli e commenti il cui obiettivo finale è quello di far crescere nelle persone un maggiore spirito critico e di analisi. Dietro ai numeri dei bilanci societari metto sempre le persone, le loro storie, le loro fatiche. Le notizie, quelle di molti TG e giornali, mi appaiono sempre più addolcite, addomesticate, caramellate. Esse rappresentano di fatto la realtà; ma è una realtà pur sempre vista con gli occhiali dell'interlocutore attento a non urtare la suscettibilità del gerarca di turno. Tanto vale, penso, perchè ancora mi posso permettere questo lusso, scrivere fuori dal coro; scrivere per quello che uno vede, in maniera da offrire ai lettori un altro paio d'occhiali. Benvenuti tra noi! Benvenuti all'Aventino!