Martedi 25 Gennaio una freddissima mattinata con il sole,buongiorno amici di GiardinoWeb. Oggi vi parlo della passiflora, messa veramente alla prova dalle temperature polari della notte appena trascorsa.Il fiore della passione, o Passiflora Cerulea, è originario delle foreste dell’America centro meridionale, ma viene coltivato facilmente anche nei nostri giardini. E’ un genere che comprende 300 specie tra erbacee e arbusti rampicanti. Appartiene alla famiglia delle passifloracee e cresce e vegeta bene soltanto in climi caldi e temperati. Non è molto esigente: ha bisogno solo di essere aiutata con qualche annaffiatura e una discreta dose di concime. Dai floricoltori specializzati è possibile trovare già le piantine di passiflora pronte per il trapianto, sia i semi.Vi consiglio comunque il sistema del trapianto perchè molto più semplice e vi ricordo che la passiflora è una pianta rampicante e desidera una posizione al sole o in semi-ombra. La terra deve essere sciolta e fresca. La fioritura è prolungata e in vari colori. La più interessante è la Claerulea a fiori azzurri. Questa specie è, tra le passifloree, la più rustica, considerata come tale anche in Francia, in Inghilterra e nell’America del Nord. Essa deve, però, essere coltivata con alcune cautele: il luogo ideale in cui collocarla è ai piedi di un muro esposto a mezzogiorno. Con tali precauzioni la Passiflora fiorisce abbondantemente e produce tipici frutti ovoidali, con una buccia sottile prima verde, poi arancione, che avvolge una polpa trasparente ricca di semini. Questi frutti sono chiamati grenadillas nelle terre di origine, ed infatti grenadilla viene anche chiamata popolarmente la passiflora. I fiori, dalla corolla elaborata e insolita, sono bellissimi. Nella P. alata sono molto profumati con petali di color cremisi-scuro, mentre nella P. maliformis, sono grandi, belli, odorosi, a petali bianco-verdognoli e con i raggi blu. Nella P. quadrangulis sono fortemente odorosi, rosei, con corna variegata di bianco e di violetto. I frutti sono grossi come noci di cocco e commestibili, con uno strano sapore acido abbastanza gradevole. Qualche consiglio utile: essendo una pianta particolarmente rigogliosa, la Passiflora deve essere potata in gennaio-febbraio prima della ripresa dell’attività vegetativa, per rendere vigorosi i nuovi getti sui quali poi spunteranno i fiori. Ma è utile anche una potatura di pulizia e di contenimento negli altri mesi, soprattutto nelle piante coltivate in vaso per indirizzare bene i rami lungo i sostegni. Sono note le proprietà calmanti, sedative e anche leggermente ipnotiche di questa pianta, che può essere usata con tranquillità purchè nelle dosi prescritte. Vi propongo alcuni consigli che ho tratto da un vecchio e impolverato libro di erboristeria ma comunque validi.
Come si prepara per la conservazione:
Si essiccano i fiori e le foglie in un luogo ventilato e all’ombra e si conservano in sacchetti. Per facilitare il sonno: versare un cucchiaio di passiflora in una tazza da tè di acqua calda. Coprire e filtrare dopo 10 minuti, addolcire con poco miele e bere alla sera prima di coricarsi.
Contro l’angoscia e la tensione nervosa:
Versare due cucchiai di passiflora in mezzo litro di acqua calda e far bollire per 5 minuti. Filtrare e bere a lunghi sorsi.
Un tonico calmante per la pelle irritata: versare tre cucchiai di fiori e foglie di passiflora in mezzo litro di acqua calda e coprire. Filtrare dopo 20 minuti. Aggiungere un cucchiaino di olio di mandorle dolci e emulsionare bene.