La pasta madre anche se lavorate tutto il giorno fuori, in 10 punti.

Da Lollychant @rossellaneri

La pasta madre anche se lavorate tutto il giorno fuori, in 10 punti.

mag 22 • Fare con poco, Ingredienti • 236 Views • 3 commenti

La nuova casalinga lavora almeno 8 ore fuori casa, spesso ha dei figli, un hobby e la palestra. Però il pane fatto in casa (un po’ come le verdure del contadino) sono quei piaceri della vita di un gourmet di cui è difficile fare a meno. Quindi se siete lavoratori multitasking ma anche gastromaniaci, segnatevi questi 10 punti e concilierete per sempre la vostra anima eco-bio-gastronomica con la vostra vita frenetica. Addentare una fetta di pane fatto in casa appena riscaldato al forno vale per lo stress come una dozzina di ingressi in Spa.

Partiamo dalle basi: io non so crearla dal nulla, io ci faccio solo il pane (e le brioches e i salatini).

A me la pasta madre  l’ha regalata la mia grande amica Alessandra, che l’ha creata assieme a suo marito: hanno fatto una pasta madre molto vivace e dal pezzettino di poco più di un etto che avevo portato a casa mia a Natale ora ho sempre circa 4 etti di pasta madre attiva nel mio frigo, ne ho distribuito 4 panetti ad altrettante colleghe, e ne ho congelato un altro paio d’etti, casomai la mia dovesse morire, o non sentirsi proprio tanto bene.

Di ricette per fare la pasta madre in rete ce n’è molte, quindi per provare a farla basta un giretto su Google. Quanto al come conservarla (in termini tecnici si chiama “rinfresco”) e al cosa farci invece qualche suggerimento ve lo posso dare.

  1. La letteratura sulla pasta madre dice che la si deve conservare in un barattolo di vetro, coperta da un canovaccio di lino bianco, che va tenuta a temperatura ambiente e rinfrescata ogni giorno. Se fosse davvero necessario io avrei smesso con la pasta madre dopo due giorni.
  2. Quando ve la portate a casa mettetela in un barattolo di plastica con il tappo e lasciatela in frigo.
  3. Per la prima fate un rinfresco ogni due giorni. Fare il rinfresco significa pesare la pasta madre e aggiungere il 50% del suo peso in farina e il 100 % del suo peso in acqua e mescolare tutto. Una volta rinfrescata potete subito rimetterla nel recipiente di plastica, magari avendo avuto cura di lavarlo per evitare che i rimasugli sui lati si secchino.
  4. Alla fine della prima settimana avrete un buon quantitativo di pasta madre: congelatene due etti in un barattolino di plastica. Se la vostra pasta madre dovesse passare un brutto momento ne avete sempre un po’ da una parte per ricominciare. Il congelamento è una buona soluzione anche quando andate in ferie.
  5. Una volta attivata la pasta madre lo capirete da soli perché si gonfia e si riempie di buchini sia all’interno che in superficie e assume un colore leggermente grigiastro. Quando è bella attiva basta un rinfresco a settimana. Io l’ho tenuta in frigo anche 10 giorni senza rinfrescarla e stava sempre bene
  6. Trovate la vostra consistenza per la pasta madre, a me per esempio piace tenerla un po’ più liquida perché poi mi è più facile impastarla con la farina per fare il pane (sapete, vivo senza planetaria…). Ho anche l’impressione che l’acqua aiuti la fermentazione e che la pasta madre più liquida abbia bisogno di rinfreschi meno frequenti.
  7. Il rinfresco si può fare con farina 0 o 00, con farina integrale o di kamut, e più variate meglio è.
  8. Regalate un pezzo di pasta madre ai vostri amici (assieme alle istruzioni per usarla). Una buona parte dei vostri pezzetti di pasta madre andranno buttati o uccisi ma qualcuno resisterà e aver dato vita a una mini comunità della pasta madre è divertente. Una volta all’anno potreste organizzare un “pasta madre day” in cui unite tutte le vostre paste madre, mescolate e ne riprendete un pezzo. Dice che faccia molto bene alla vivacità (di tutti oltre che a quella dell’impasto).
  9. In biodinamica la pasta madre va sepolta sotto terra il giovedì santo (il giovedì prima di Pasqua) e ritirata fuori il giorno di Pasqua. Se volete provare, ma non disponete di un campo argilloso e non inquinato da usare a vostro piacimento, potete fare un gesto simbolico e mettere la vostra pasta madre in un vaso di coccio, con del terriccio. Ovviamente chiudetela prima in un canovaccio in modo che non si sporchi di terra.
  10. Preparate il pane una volta a settimana, e tagliatelo a fette congelandolo a porzioni. Con meno di un euro a settimana avete un kg di pane da mangiare fresco ogni giorno. Basta ricordarsi di toglierlo dal frigo la mattina, ma in caso di dimenticanza basta metterlo in forno congelato, impostando il grill al massimo per 10 minuti e sembrerà appena fatto.

Per la ricetta del pane (ma anche della pizza) andate qui.

impastipanepasta madre

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