Magazine Solidarietà
I media africani, e quelli kenioti in particolare, hanno dato grande risalto, non senza ilarità, al fatto che il primo ministro italiano, Matteo Renzi, si si incontrato con il Presidente Uhuru Kenyatta indossando un vistoso giubbotto antiproiettile.Ora è evidente che i più hanno visto quel gesto come un insulto alla nazione (immaginate se la Merkel o Obama arrivassero in Italia con analoghe misure di sicurezza). Si è anche molto sottolineato come Nairobi non sia Kabul e come i servizi di sicurezza kenioti sia attrezzati a ben altri problemi di sicurezza. Ammesso poi che quel giubbotto serva a difendere il Primo Ministro!Altri (e tra questi i reporter italo-africano Fulvio Beltrami) mettono l'accento, polemicamente, sul fatto che l'Africa, e il Kenya in particolare, è da tempo invasa dalla mafia italiana, che a Malindi come a Mombasa, hanno le loro basi per tutti i loschi affari (droga, armi, diamanti, coltan, nightclubs, riciclaggio e rifiuti). Forse Renzi temeva più i suoi connazionali in Africa che gli africani?