Dicembre è arrivato e il Natale si avvicina, così oggi ho deciso di postare la ricetta dei miei biscotti al burro preferiti. Infatti, sono perfetti per riempire tanti sacchettini da infiocchettare e regalare in vista delle feste. Sono eccezionali in ogni variante: con gocce di cioccolato, frutta secca, glassati, ma anche semplici semplici senza aggiunta di altro. Io li trovo favolosi, si sciolgono in bocca, uno tira l'altro, e, proprio per questo motivo, non li faccio spesso visto che a casa nostra non durano mai più di due giorni e, considerando la quantità di burro (ingrediente che oltretutto compro molto di rado), non mi sembra il caso di esagerare. Quelli della ricetta sotto sono preparati con l'aggiunta di canditi, una variante che è stata più che apprezzata; fortunatamente erano da regalare e in casa ne sono rimasti pochi, ma li rifarò di sicuro prima di Natale. Del resto ogni tanto ci vuole qualche strappo alla regola, la dieta poi si rimanda a dopo le feste!!!
Biscottini ai canditi
Ingredienti:
- 100 g di farina 00
- 100 g di fecola di patate
- 125 g di burro freddo
- 60 g di zucchero a velo
- 70 g di scorza d’arancia candita (50 g tritata nell’impasto, 20 g per la decorazione)
- Vaniglia
- Scorza grattugiata di un'arancia
- Un pizzico di sale
Lo sapevate che i canditi...
... si ottengono tramite canditura, un metodo di conservazione di parti di piante commestibili (solitamente frutta) mediante immersione in uno sciroppo di zucchero? La parola "candire" viene dall'arabo qandat, transcrizione della parola in sanscrito khandakah (cioè "zucchero"). Già le antiche culture della Cina e della Mesopotamia conoscevano la conservazione mediante zuccheri (sciroppo di palma e miele). Spesso era l'unico metodo di conservazione conosciuto: gli antichi Romani mantenevano addirittura il pesce immergendolo nel miele. I veri precursori della canditura moderna sono gli arabi, che servivano agrumi e rose candite durante i loro banchetti. Con la dominazione araba di parti del Sud Europa, la canditura si fece strada in Occidente. I primi documenti che testimoniano l'uso di frutta candita in Europa risalgono al Cinquecento. All'epoca, i canditi venivano assimilati alle spezie. In Italia, diventano un ingrediente cardine di alcuni dei dolci più famosi della tradizione culinaria: tra questi, il panettone milanese e la cassata siciliana.
fonte: Wikipedia