La pericolosa tecnologia wi fi in tutte le scuole entro il 2012 - Brunetta specifica che il suo sogno è installarlo in tutte le scuole elementari

Creato il 15 maggio 2011 da Corradopenna

Entro il 2012 tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado, potranno avere la connessione a internet tramite wi fi. E' questo l'annuncio trionfante del ministro per la Pubblica amministrazione e innovazione Renato Brunetta.
«Da oggi 10 mila scuole, di ogni ordine e grado, potranno prenotarsi per avere il wi fi, contiamo di rendere operativo il sistema da qui a sei mesi per le prime 5 mila scuole e nei sei mesi successivi per le altre 5 mila. In tutto si tratta di un investimento di 10 milioni di euro». Le scuole possono già iniziare a prenotarsi per attivare il progetto che sarà finanziato anche da Regioni, fondazioni ed altri enti.
Come troviamo scritto sull'articolo del quotidiano il mattino 
La novità più rilevante, infatti, è l'estensione della rete dalle segreterie e dalle presidenze delle scuole alle aule, e quindi agli studenti stessi. 
Ma la perla arriva alla fine delle dichiarazioni di Brunetta:
«Il mio sogno è quello di dare il kit per tutti i bambini delle scuole elementari»
A questo punto chi poteva avere dei dubbi dovrebbe esserseli tolti. Ma analizziamo per bene quali motivazioni potrebbero avere dei bambini delle scuola primaria (una volta si chiamava scuola elementare, ma il ministro stesso non si è ancora aggiornato):
L'utilizzo dei computer alle scuole elementare, anche laddove è presente un laboratorio di informatica, è a dir poco limitato, l'utilità didattica del computer per insegnare a leggere e scrivere ad un bambino è pressoché nulla. Certo ci possono essere utilizzi intelligenti circoscritti ad alcuni ambiti, ma d'altronde anche molti docenti non sono attrezzati ad utilizzare lo strumento informatico.
Questa generazione di bambini sta già troppo incollata allo schermo della televisione, del video gioco o del computer quando si trova a casa, ritrovarselo persino in aula non è certamente una novità positiva. Guardare troppo uno schermo fa male, sia perché si abitua il bambino a vivere una realtà virtuale piuttosto che muoversi ed orientarsi in una realtà reale, sia perché le radiazioni degli schermi non sono mai innocue (dipende sempre dal modello ovviamente).
Se a tutto questo aggiungiamo la pericolosità dei campi elettromagnetici su cui viaggiano le connessioni wi-fi, le giustificate preoccupazioni dei genitori delle scuole inglesi per gli effetti a lungo termine di certe radiazioni (che non sono stati ancora studiati) ed il fatto che i bambini sono i più suscettibili di tutti alle onde elettromagnetiche, e se aggiungiamo il fatto che l'anno scorso sono passate circolari per invitare gli alunni a vaccinarsi contro l'influenza suina, ovvero ad assumere un vaccino molto rischioso contenente persino mercurio, abbiamo forse il quadro completo dei progetti ministeriali per i nostri bambini, e per tutti gli alunni delle scuole italiane.

O forse dovremmo aggiungere che molte scuole non hanno letteralmente i soldi per comprare la carta igienica mentre arrivano finanziamenti ingenti per lavagne interattive, pc e wi-fi ; chi lavora nella scuola purtroppo sa benissimo che ormai ci sono sempre meno soldi per pagare il lavoro di insegnamento dei docenti e sempre di più per finanziare attività di  ogni altro tipo, dalla stesura del POF (una sorta di vademecum e regolamento dell'istituto scolastico) alla gestione di corsi per insegnare agli alunni ad andare  in barca a vela.
Nel frattempo l'amministrazione pubblica sta rapidamente evolvendosi verso una struttura digitale abbandonando il cartaceo ma la cosa più incredibile (ed orrenda al tempo stesso) è che la scuola stessa sta rapidamente evolvendosi per eliminare il cartaceo sia nei registri (che saranno elettronici, ovvero digitali) che nei libri (a breve sarà obbligatorio per tutti i libri di testo avere una sezione fruibile on line, primo passo verso l'eliminazione delle edizioni cartacee?).

A quanto pare tutta la scuola e l'amministrazione stanno accelerando per realizzare una struttura tutta digitale, con la gestione on line di molti servizi e con la fruizione dei collegamenti senza fili nelle scuole sia per facilitare la gestione del registro elettronico ... sia per la sostituzione dei libri con monitor? Del resto i nuovi telefonini permettono anche di scaricare e visionare testi.
La piega che sta prendendo questo sistema è oltremodo pericolosa, non solo perché il libro su carta è e sarà sempre un supporto molto migliore di un computer per quasi tutto quello che occorre studiare a scuola, non solo perché l'introduzione del wi fi a scuola pone problemi di salute (in alcuni casi inibisce persino la concentrazione degli alunni),  ma anche perché la gestione dei documenti per via digitale espone a problemi seri di falsificazione della realtà certificata.
In una scuola di Bergamo di recente un alunno è riuscito ad entrare nel sistema informatico e modificarsi i voti, ma ha esagerato trasformando i 4 e 5 in 7 ed 8; ovviamente è stato punti e alla fine ha perso pure l'anno (per lo scarso profitto). 
Qualcuno più furbo potrebbe a volte farla franca, e qualcuno con particolari autorizzazioni potrebbe creare dal nulla finti curricoli, finti certificati, finti diplomi. E se ci riuscisse quale sarebbe il metodo per controllare ed individuare eventuali falsificazioni? Come si fa se non c'è nessuna carta firmata, che almeno è un po' più difficile da contraffare e si può sottoporre a perizia calligrafica? 
Di questo passo chiunque abbia le autorizzazioni giuste potrebbe, sia nella scuola che più in generale nella pubblica amministrazione, fare e disfare, modificare la realtà spostando dei bit, e se si muove con astuzia può anche farlo impunemente.
E che dire di un avvenire coi libri digitali? Quanto sarà facile eseguire una riscrittura orwelliana della storia o di qualsiasi altra disciplina se non  si deve più temere il confronto con un passato fatto di libri di carta (e quindi non adulterabile a colpi di mouse e tastiera)?
Terminiamo con una piccola rassegna stampa di articoli sui danni da wi fi ed un link partendo la quale potete approfondire al meglio la questione della pericolosità delle reti wireless: La cittadina di Hérouville-Saint-Clair ha abolito il wi-fi nelle scuole e posto dei limiti alle emissioni delle antenne di wi-fi e telefonia mobile
http://www.lastampa.it

http://www.independent.co.uk

La rivoluzione del wi-fi è una bomba ad orologeria per la salute?


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