Perciò per me Marica è una compagna di viaggio che ha raggiunto quel sogno a lungo inseguito, è una donna che ha combattutto e lottato per diventare quel che oggi è: una MADRE. Lo so che già conoscete la sua storia, avrete già visto le foto e tutto il resto, so anche che sono in ritardo, ma inutile spiegarvi che in certi periodi la vita ci porta altrove, in tutto il suo splendido e caotico movimento. Quel che conta è averla qui oggi la sua esperienza e poter aggiungere la piccola culla tra le altre perline della Spiaggia. Mercoledì 30 novembre dalla conchiglia di Marica è nata questa deliziosa, minuscola e perfetta Perla: Little D, è un'immensa gioia averti qui! Che la vita riservi anche a te tutto il buono e il succoso che c'è. Zia Nina ti adora e si incanta a guardare le tue foto, ma soprattutto una, che ho scelto fra le tante di Marica, perché la trovo di una delicatezza senza pari. E' poesia, mi trasmette tutto l'incanto, la purezza e la forza che un amore così sprigiona: quello tra madre e figlio. Grazie Marica per aver accettato, la tua esperienza è preziosa qui. La canzone che voglio dedicare a questo piccolo raggio di sole è questa qui Little Darling
Its been a long cold lonely winter... Little Darling
The smiles returning to their faces... Little Darling I see the ice is slowly melting... Here comes the sun
and I say
It's allright
LA PERLA DI MARICA
Ciao Nina,
ti ringrazio ancora per aver pensato a me e per avermi chiesto di scrivere due righe sulla mia perla :-).
Ci sarebbero cosi' tante cose da scrivere, che non so esattamente cosa scrivere...
Il percorso che ci ha portati fino a Little D. (come mi piace chiamarlo) e' molto particolare, purtroppo e' qualcosa che in Italia "quasi" non si può fare, dico "quasi" perche' magari qualche eccezione ci sara' pure, ma di certo non e' la norma.
Dopo una prima in vitro fallita e dopo un altro ciclo di embrioni surgelati non andato a buon fine, abbiamo deciso di adottare un neonato, che e' una pratica abbastanza diffusa negli USA. Siamo stati sorpresi dalla velocità e dall'efficienza di questo tipo di adozione, ed esattamente un anno dopo aver preso la decisione ci siamo ritrovati
tra le mani un neonato! Le emozioni di quel giorno sono state molto forti... prenderlo in braccio per la prima volta quasi surreale... il primo cambio di pannolino un vero disastro! :-) E' stato strano ritrovarsi mamma da un
momento all'altro, ed i primi giorni sono stata trascinata dal vortice delle cose da fare, comprare, studiare, preoccupazioni varie, al punto che quasi non mi sono resa conto di quello che stava succedendo... poi con il passare delle settimane, poco per volta, ho "realizzato"... e ancora oggi, dopo quasi tre mesi, mi sembra di vivere in un sogno, come quando prima ci siamo stesi sul divano insieme (in un tentativo fallito di farlo addormentare) e lui mi guardava negli occhi e mi sorrideva :-)
Si dice che quando si diventa mamma, tutto quello che c'era prima (la ricerca, gli anni di attesa, le punture) si annulla, si diventa una mamma come le altre mamme, e sicuramente questo e' vero... quello che pero' ogni tanto mi chiedo, quando mi guarda negli occhi, quando mi sorride, quando mi segue con lo sguardo, quando giorno dopo giorno mi regala un piccolo progresso, quello che mi chiedo e' se un giorno tutto questo mi sembrerà "normale" o se continuerò a considerarlo come un "sogno", come un "dono speciale", come un bicchiere d'acqua dopo aver attraversato il deserto.
Marica