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La pet therapy al Sud

Creato il 24 marzo 2014 da Makinsud

Nei giorni scorsi a Marrubiu, in provincia di Oristano, la professoressa Mariangela Atzei, ha dovuto battersi per far fronte ad un provvedimento che voleva ostacolare il regolare svolgimento della terapia, a lei necessaria, che le è stata consigliata dall’oncologo. L’episodio, che ha suscitato un certo clamore e disappunto generali, riguarda la multa per la custodia di animali non domestici, un’asina e due capre, da parte della professoressa, in un terreno recintato al confine con il centro urbano, “utilizzati” per la pet therapy.

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Tale pratica che sta prendendo piede lentamente, vede il ricorso di animali per alleviare disagi e disturbi a soggetti con particolari patologie, ad esempio bambini disabili, o persone affette da depressione. L’efficacia di questa terapia è già stata riscontrata da tempo, ma ancora oggi, si manifesta non poca difficoltà a diffonderla in maniera rapida ed efficace. Tuttavia, negli ultimi anni, la legislazione italiana, visti i grandi passi avanti fatti in questa direzione, si è adeguata e ha regolamentato questa pratica, poiché quando era in fase sperimentale era sprovvista di un’idonea legislazione. Proprio per questo motivo la professoressa di Marrubiu ha fatto ricorso per la multa che le è stata fatta e per l’accusa di tenere questi animali nel centro della città e non in periferia. Anche il sindaco Andrea Santucciu si è mobilitato per questa causa, andando in contro all’insegnante malata, che ha iniziato questa terapia nel pieno rispetto delle regole, dal momento che ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie dalla Asl. In fatti, il sindaco ha pubblicato un’ordinanza che consente di tenere nei centri abitati animali non domestici a patto che il loro utilizzo sia finalizzato alla pet therapy.

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Una conquista non solo per la professoressa che finalmente ha visto tutelati i suoi diritti, ma anche per tutte quelle persone che, affette da particolari patologie, potrebbero trarre dei benefici dalla compagnia e dal rapporto che di viene a creare con un animale, domestico e non, confermato da numerosi studi in questo campo. Questo episodio dimostra come ormai la pet therapy sta diventando una pratica sempre più importante e significativa poiché i miglioramenti derivanti dalla compagnia degli animali sono evidenti ed efficaci in soggetti affetti da particolari malattie. Pertanto la legge, in questo caso ha mostrato di adeguarsi visto che l’ordinanza emessa dal sindaco è un adattamento di quella precedente, in materia di animali, che risalendo al 1999 non prendeva ancora in considerazione il settore della pet therapy. Oggi, la struttura che costituisce il punto di riferimento nel Sud Italia, per la terapia con gli animali è l’ASP Piccolellis di Foggia, che mira a crescere sempre di più in questo settore  così importante, puntando in modo particolare sulla formazione nell’ambito delle terapie assistite con gli animali.


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