Stupa, pagode e monasteri sono in genere adiacenti e nello stesso comprensorio, i nomi però cambiano, ogni paya ha una sua denominazione. Non so come funzioni esattamente la gestione dei luoghi sacri, se ci sia cioè un'organizzazione centralizzata religiosa, statale o mista oppure se ogni luogo è autonomo, quello che è certo è che i fedeli si danno un gran da fare, li vedi sempre sui cigli delle strade e nelle paya a raccogliere offerte che a quanto pare non mancano mai, contribuire al Sangha, la comunità dei fedeli (laici e monaci), edificare o restaurare luoghi sacri è veramente parte integrante del vivere quotidiano della gente, dovere imprescindibile e molto rispettato, chi non vuole assicurarsi una futura vita migliore attraverso opere meritorie? A dire il vero è anche patrimonio comune delle tre religioni monoteiste l'invito alla generosità e all' assistenza del prossimo e dei bisognosi, nell'islam e nell'ebraismo ci sono precisi precetti in questo senso, ma i birmani buddhisti sembrano molto più scrupolosi ed attenti nell'ottemperare.
Pagoda Bianca di Hsinbyume

Kuthodaw Paya
Nella foto sopra la processione annuale della Pagoda Phaung Daw Oo sul lago Inle, importante luogo di pellegrinaggio, una peregrinazione sull'acqua dei quattro fra i cinque Buddha ospitati al suo interno. La forma originaria si è persa annegata da tutte le foglie d'oro che la gente continua ad incollare e le statue sembrano degli irregolari birilli. Purtroppo non era il mese di questa grande festa sul lago e Gastone non sa fare miracoli, la foto è presa da una fotografia nel monastero. Condivido ora alcuni luoghi che esulano dalle strutture architettoniche più tradizionali. La Kuthodaw Paya o " il libro più grande del mondo" nei dintorni di Mandalay. Mindon, penultimo dei re birmani, ha fatto incidere su 729 lastre di marmo il Tripitaka ed ha organizzato nel 1860 il quinto sinodo buddhista (durato otto anni) per chiarire ed emendare il sacro testo religioso. Ogni lastra, come i fogli sparsi di un immenso libro di marmo, è posata in uno stupa, 729 stupa identici allineati uno accanto all'altro e all'epoca pare che 2400 monaci abbiano impiegato quasi 6 mesi per leggerlo tutto.

tempio di Thanboddhay
Il tempio Thanboddhay a Monywa, (all'interno non ci sono reliquie) è di costruzione recente, anzi, sembra la fabbrica del Duomo perché costantemente si aggiungono nuove effigi. Ci è caro nel ricordo non tanto e non solo per i 600.000 Buddha (si, proprio 6 con 5 zeri) inseriti in tutte le nicchie di pareti, terrazze, piloni, colonne e stupa, ma anche è soprattutto perché con Gastone ci siamo lanciate, abbiamo fatto la nostra offerta con tanto di documentazione scritta ed abbiamo inserito il nostro Buddha in una nicchia ancora vacante.


















