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La piaga dell'inquinamento urbano in Italia/1: Torino

Creato il 09 settembre 2014 da Redatagli
Torino la città più inquinata d'Italia

L'inquinamento urbano è una tra le piaghe della società industrializzata, già nel secolo scorso e nell'800 l'insalubrità dell'aria era una tra le costanti delle città con forte industrializzazione.
Se un tempo si sapeva poco o niente degli effetti nocivi sulla salute umana, oggigiorno vari studi hanno sottolineato come l'inquinamento possa causare gravi danni all'uomo, portando anche portare l'insorgere di patologie estremamente gravi.

Oggi analizzeremo l'inquinamento di Torino usando i dati di varie stazioni di rilevamento sparse per la città sabauda e cintura. Ma prima è d'obbligo esaminare la normativa vigente sulla qualità dell'aria e quali sono le sostanze ritenute particolarmente pericolose per la salute umana.
L'attuale impianto legislativo fa riferimento ad un decreto di legge, il D.L. 155 del 13/08/2010 (qui il link al decreto) che recepisce la direttiva europea 2008/50/CE in materia di qualità dell'aria e di limiti legislativi per le varie sostanze inquinanti.
Nell'allegato XI del D.L. sono riportati i valori limite fissati per legge:

  • Biossido di zolfo (SO2) ha come valore limite di media oraria 350 µg/m3, valore che non deve essere superato più di 24 volte all'anno e ha come altro valore limite 125 µg/m3 (media  giornaliera) che non deve essere superato più di 3 volte in un anno.
  • Biossido di azoto (NO2) ha come valore limite di media oraria 200 µg/m3, valore che non deve essere superato più di 18 volte all'anno e ha un valore limite per la media annua di 40 µg/m3.
  • Il benzene (C6H6) non deve superare il valore di 5 µg/m3 (come media annua)
  • Il benzo(a)pirene (C20H12) è un idrocarburo ciclico e il suo valore limite come media annua non deve superare 1 ng/m3.
  • Il monossido di carbonio (CO) ha come valore limite di media giornaliera (calcolata su 8 ore, la legge spiega come viene fatta) di 10 mg/m3.
  • Il PM10 (particolato il cui diametro è inferiore a 10 µg/m3) non deve superare la media giornaliera di 50 µg/m3 più di 35 volte all'anno e la media annua deve essere sotto i 40 µg/m3.
  • Il PM2.5 (particolato il cui diametro è inferiore a 2.5 µg/m3), infine, la media annua non deve superare i 25 µg/m3.

La piaga dell'inquinamento urbano in Italia/1: Torino

La legge prevede limiti anche per altre sostanze inquinanti come piombo e ozono, ma queste riportate sono quelle che prenderemo in considerazione in questo articolo. Questi limiti sono quelli considerati sicuri per la salute umana, ossia per i quali non si registrano effetti avversi dalle pubblicazioni scientifiche.

Ora analizziamo i dati del 2013 messi a disposizione dall'ARPA ("Uno sguardo all'aria" relazione dati provinciali 2013, qui il link, sopra nell'immagine le stazioni di rilevamento di ARPA Piemonte), ed analizziamo i vari inquinanti:

  • Il biossido di zolfo ha un valore medio annuo a Torino e in cintura di 6 µg/m3, il valore massimo registrato in media oraria è stato di 32 µg/m3, nella stazione di Grugliasco.
    Tutte le rilevazioni sono state ben al di sotto dei limiti stabiliti per legge.
  • Il biossido di azoto a Torino e in cintura presenta, invece, delle criticità: il limite sulla media annua è stata superata nel 2013 a Collegno (44 µg/m3), Settimo (42 µg/m3) e a Torino (52.5 µg/m3). In particolare due stazioni a Torino (Consolata e Rebaudengo) presentano una media annua superiore a 60 µg/m3. Sulla media oraria la stazione di rilevamento di Rebaudengo (a Torino Nord) ha superato il limite orario di 200 µg/m3 ben 31 volte quest'anno (limite fissato per legge: 18).
  • Per quanto riguarda il benzene la media annua a Torino (su quattro stazioni) è stata di 2 µg/m3, sotto al massimo stabilito dalla legge. Valori simili sono riscontrati anche in cintura.
  • La media annua a Torino del benzo(a)pirene è di circa 0.7 ng/m3, sotto il limite di legge. Anche tutte le altre stazioni in provincia di Torino rispettano il limite di 1 ng/m3.
  • Anche per quanto riguarda il monossido di carbonio, Torino si conferma entro i limiti di legge, con un valore di circa 1.4 mg/m3 annui e un valore massimo giornaliero di 4.4 mg/m3 (il limite in questo caso è di 10 mg/m3).
  • Passiamo alle note dolenti: consideriamo il particolato atmosferico, anche noto come PM10, che ha reso Torino come città bollata tra le più inquinate del mondo (ne avevamo parlato qui). I dati del 2013, purtroppo, non sono confortanti: il limite giornaliero di 50 µg/m3 è stato superato a Torino ben 100 volte (oltre 1 giorno su 4), addirittura 126 volte nella stazione di rilevamento Torino-Grassi (Torino Nord, nei pressi di piazza Stampalia).
    Non va meglio nelle città della cintura: il valore limite giornaliero è stato superato 109 volte a Carmagnola, 88 a Settimo, 83 a Collegno, 75 a Borgaro, 70 a Beinasco, 59 a Leinì e 50 ad Ivrea, tutte ben oltre il numero massimo di superamenti fissato per legge (35). Certo, è andato meglio degli anni scorsi, in cui il numero di superamenti era molto superiore, ma non è ancora abbastanza.
    Se invece consideriamo il valore annuo, troviamo che Torino supera di poco i 40 µg/m3 (per la precisione 40.25 µg/m3), anche se nella stazione di rilevamento Torino-Grassi siamo a 48  µg/m3. Il limite annuo in provincia di Torino viene solo superato a Carmagnola, con ben 42 µg/m3 annui.
  • Risultati molto simili si possono riscontrare per il PM2.5: il limite annuo di 25 µg/m3 è superato a Torino in cui troviamo un valore rilevato di 29 µg/m3, a Settimo (33 µg/m3), Chieri (28 µg/m3), Borgaro (27 µg/m3) e Leinì (26 µg/m3).

Confrontando con i dati passati, si sono fatti diversi passi in avanti nella qualità dell'aria guardando i dati passati, ma non è ancora sufficiente: i valori di PM10, PM2.5 e di NO2 sono fuori dalla norma sia a Torino che in varie località della provincia di Torino, che, inoltre, negli ultimi anni non è diminuita come nelle altre voci.
La ragione è molto semplice: queste variabili sono fortemente dipendenti dal traffico automobilistico e le varie iniziative di targhe alterne o di blocco totale nel traffico hanno avuto poca efficacia.
L'aumento di aree pedonalizzate, soprattutto in centro della città, il rafforzamento dei servizi pubblici e della metropolitana potrebbero servire a rientrare nei parametri stabiliti dalla legge.
Ma bisogna fare qualcosa presto e subito, anche perché al 28 marzo di quest'anno il livello giornaliero di PM10 era già stato superato ben 46 volte dall'inizio del 2014 (limite di legge quindi già superato a marzo...).

Alessandro Sabatino
@Ondaanomala1


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