L’Italia si ferma,sciopera e si rivolta contro la casta.
Piazze,comizi e discussioni per arrivare a una sola conclusione:fine.
Si la fine delle speranze per chi vorra’ vedere una pensione,la fine di chi cerca lavoro,la fine di chi chiede giustizia sugli stipendi alti dei politici.
Insomma una gran confusione di richieste che perderanno il loro valore poiche’ son tante.
Prima l’approccio allo sciopero era selettivo,mirato a contestare un qualcosa che negava un diritto.
Oggi tutti siamo in sciopero verso mille questioni,verso diritti mai rispettati e privilegi che offendono i cittadini.
Nel bailame della protesta come muoverci allora?
Secondo me la migliore risposta e’ informarci bene,sbirciare nell’autostrada della rete e carpirne i segreti che spesso,andando nelle piazze,difendiamo senza averli capiti pienamente.
Divenire eruditi sulle tematiche in discussione,partecipare globalmente a una vera logica del sapere mondiale e non fermandoci solo sulle questioni interne nostre.
Avere un occhio vigile a 360 gradi per poi infliggere il colpo nelle prossime elezioni in cabina di voto.
Non farsi guidare dalla massa,no questo non basterebbe.
Divenire quindi possibili commentatori dei fatti che ci girano attorno,facendone poi buon uso capendoli a fondo nel processo di protesta e discussione.
Ci vogliono forse non istruiti per raggirarci meglio e per fare in modo che noi tutti alla fine seguissimo un certo signor X salvatore delle piazze.
Oggi non ho protestato,ho studiato i problemi…questo il mio motto odierno.