In attesa di un metablog potremmo provare con un metapost.
S'era ipotizzato una volta di scrivere un pezzo, chi ne aveva voglia, rubando un titolo da un altro blog. Ecco, la situazione si è creata e potrebbe girare anche attorno alla stessa tematica, volendo, ovvero le piccole gioie della vita.
Non l'amore, i soldi, il sole che batte o la Fiorentina, no, quelle piccole, quelle che ti devi impegnare per definirle e comprenderle appieno.
Come aveva promesso, Bastian Contreras, dalle sue stanze di Nati per Pareggiare ha dato la stura e io vedo di proseguire.
Chi vuole aggregarsi non ha che da partorire un post a casa sua.
La pasta che lievita. Vedere il canovaccio che si alza sospinto dalla forza dell'impasto e scoprire la confortante slabbratura della croce incisa a priori sulla palla.
Il telefono che non suona quando ti siedi al tavolo della cena. Niente Andrei di teletù, niente sorelle siete a cena?, niente amici dispersi nel mondo del quando ci vediamo, niente.
La casella posta in arrivo vuota. Quando tutte le mail sono archiviate ammodino, anche se dura un attimo.
I fili nuovi dell'erba che spuntano su dalla terra dopo la ripiantumazione del prato. Piccoli.
La carezza rubata a un gatto di strada. Sai di quelli titubanti che fanno un passo verso di te e tre allontanandosi, di quelli che vorrei ma non posso, di quelli che hai un minuto per conquistarli e lo fai chinandoti, lentamente senza scatti, stendendo una mano e offrendo le dita per una grattatina sottomento.
Il pigiama caldo di termosifone nelle serate invernali.
Un gol a biliardino realizzato con la mediana. ____________________________________________________