La piccola "regina" di Tim Crothers /Leggere nel week-end

Creato il 14 settembre 2013 da Marianna06

Raccontata da Tim Crother, reporter free-lance e anche giornalista sportivo, è quella che si dice una storia vera e Phiona è una preadolescente ugandese, in poca carne e molte ossa (all’incirca nove anni quando ha inizio il racconto),  che vive, ancora oggi, a Katwe, una bidonville alla periferia di Kampala, capitale dell’Uganda.

Solo qualche anno fa, accanto ai numerosi problemi da risolvere ogni giorno che la vita, pur  da bambina,  da subito, le aveva e le ha riservato (una madre molto malata, nessun padre presente e tanti fratellini minori da accudire, cui provvedere, quando è possibile, vendendo saltuariamente pannocchie di mais abbrustolito, nelle strade, ai passanti)  la protagonista, assolutamente per caso, si ritrova ad intravedere una  eventuale via d’uscita dal tunnel interminabile delle sofferenze e degli stenti.

Viene a conoscenza, infatti, che nel perimetro della baraccopoli qualcuno (un’associazione cristiana ma  l’etichetta confessionale non le interessa troppo) ha messo in piedi un corso per apprendere il gioco degli scacchi.

E, cosa fondamentale, chi lo frequenta ha diritto a un pasto caldo.

Chi non ha provato cosa sia la fame autentica, non può di certo né immaginare, né capire.

Pertanto Phiona non esita e si presenta immediatamente al coach. E questi, che si propone accogliente e benevolo, la guida nelle tattiche complesse del gioco, che la ragazza, miracolosamente, apprende in fretta.

Pur non sapendo né leggere , né scrivere, Phiona impara e molto bene tanto che arriverà addirittura a poter partecipare nel 2010 alle Olimpiadi degli scacchi ,tenute in Siberia. E se ne ritornerà a casa con il titolo di campionessa nazionale juniores del suo Paese.

Un traguardo insperato ma possibile specie per la caparbia determinazione di Phiona, che non ha mollato mai anche quando la partecipazione alle Olimpiadi siberiane avrebbe potuto essere in “forse” per lei e assegnata magari ad altri coetanei o adulti concorrenti.

Quando, oggi, le si domanda il perché di questa passione e del successo riportato, lei, molto onestamente, risponde  che gli scacchi assomigliano parecchio alla sua vita. Con mosse intelligenti-dice- puoi stare lontano dai pericoli. Ma se sbagli decisione, sei fregato.

E poi aggiunge : “Ho un sogno,che supera tutti gli altri. Ed è quello di poter vivere in una casa vera con tanto di porta vera, che chiuda fuori tutte le sofferenze e tutti i problemi,che abbiamo passato. Non m’importa in quale posto essa sia. L’importante e che non sia negli slum.”

Se la Disney, che intende fare un film sulla storia di Phiona, sarà di parola e,quindi, lo realizzerà come ha lasciato intendere, la cosiddetta casa “vera” non sarà più  sogno ma realtà.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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