Siamo tutti uguali infondo, chi con uno stile chi con un altro, chi con tanto trucco, chi con un cappello che distoglie l’attenzione dalla sguardo, ma infondo siamo tutti fragili. Sotto tante maschere, sotto tanti bei look, fa tic tac un cuore che batte anche quando, in circostanza terribili, ci sembra ghiacciato, addormentato profondamente. Continuiamo ad andare al lavoro, a progettare cose ed eventi, ma il cuore che sotto sotto borbotta, non da segnali evidenti. Non vuole battere di gioia, se ne vuole stare accucciato nella sua fragilità sotto tanti strati che in realtà non seguono il suo mood. Con una bombetta e un bomber si può ingannare chiunque assumere un aria un pò così: da teenager perenne. Però il cuore ha le sue ragioni, che dicono, neppure la mente conosce. E infatti si stupisce questo cuore, torna a battere questo cuore quando per esempio esplode il sole in una giornata di fine inverno. Allora anche il cuore più ghiacciato si scioglie, essere fragili in fondo si può, diventa anche cool perché se è vero che l’infanzia è la primavera della vita, allora anche la primavera è l’infanzia dell’anno solare. E per qualche mese si può essere anche un pò fragili, felicemente senza sentirsi deboli….
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