Conosciuta anche come pignolata , La Pignoccata è un tipico dolce del carnevale siciliano costituito da tanti piccoli gnocchetti dolci che dopo esser stati fritti vengono per così dire “conditi ” secondo la tradizione palermitana con miele , frutta secca e canditi , oppure glassati in parte con il cioccolato ed in parte con glassa al limone secondo quella messinese . In tutto e per tutto simile a moltissime ed analoghe preparazioni tipiche del sud Italia , come ad esempio gli strufoli napoletani , che però vengon preparati in periodo natalizio , o la cicerchiata tipica di Umbria , Molise ed Abruzzo , la pignoccata si differenzia però principalmente per alcuni ingredienti di base e per la disposizione nel piatto dei gnocchetti che vengono sistemati quasi a ricordare appunto una pigna . Le origini del piatto sembrerebbero essere greche , tesi supportata dal fatto che etimologicamente data l’origine comune del termine napoletano strufolo che quella dialettale strulsa , termine umbro che sta ad indicare la cicerchiata , e vista l’evidente origine comune di questi ultimi con la pignoccata , si presuppone che possa essere di origini indoeuropee . In Grecia possiamo trovare il Lukumádes e poi ancora nelle zone limitrofe abbiamo il Loqme curdo, Lokma turco e il Lvkvmandas persiano , tutti dolci simili tra loro con un’evidente origine comune ; anche se proprio per questi motivi molti avanzano l’ipotesi che il dolce originario , quello che li accomuna tutti quanti possa essere di origine araba . In origine la pignoccata era utilizzata per festeggiare i riti pagani celebrati in onore della primavera , non a caso al dolce viene tradizionalmente conferita la caratteristica forma a pigna , successivamente il dolce divenne simbolo del ” carmen levare ” cioè il carnevale romano , festa cristiana che tuttavia oggi come allora ha mantenuto immutate molte caratteristiche delle feste pagane . Un tempo ampiamente diffusa nella contena di Modica , l’antica pignoccata glassata con il miele ha rischiato negli anni settanta , come testimonia il gastronomo Pino Correnti , quasi di finire nel dimenticatoio ed è quindi stata inserita con lo scopo di tutelarla nel registro dei prodotti agrolaimentari siciliani . Leggermente differente è invece la storia della pignoccata glassata del messinese , diffusa anche nell’area di Reggio Calabria , che nasce nel periodo di dominazione aragonese su rielaborazione della tradizionale pignoccata al miele da parte dei pasticceri di corte per allietare i nobili palati . Anche quest’ultima viene tradizionalmente proposta nel periodo di carnevale , ma oltre ad esser prodotto agroalimentare tipico siciliano , lo è anche della vicina Calabria . In oltre è curioso sapere che in origine il nome era “pignuccata d’a sdiruminica”ovvero “pignoccata dell’ultima domenica”, quella cioè del carnevale , in quanto in origine veniva consumata solo in quel determinato giorno dell’anno . Oggi le cose sono un po cambiate e la pignoccata la potete trovare in entrambi le versioni durante tutto il periodo di carnevale e non solo , ma se volete cimentarvi nella preparazione eccovi la ricetta.
Ingredienti :
250 g di farina 00 , 2 uova , 60 g di miele , 100 g di zucchero semolato , un paio di cucchiai d’acqua , 1 pizzico di sale , la scorza grattugiata di 1/s arancio ( evitate la parte bianca ) , 50 g di codette colorate , 60 g tra granella di mandorle e canditi tritati , 40 g di strutto ( o burro ammorbidito ) , olio per friggere q.b.
Procedimento :
Disponete la farina precedentemente mescolata con 3/4 dello zucchero ed il pizzico di sale a a fontana sulla spianatoia , al centro rompete le uova , ponete lo strutto e la scorza d’arancio ed impastate per bene i vari ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo e bello sodo che lascerete riposare una decina di minuti in frigorifero . Trascorso questo tempo , poggiate l’impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e prelevando piccole porzioni di impasto alla volta ricavatene dei gnocchetti di dimensione pari ad una nocciola che farete poi friggere in abbondante olio ben caldo fin che non saranno ben dorati e dunque disporrete delicatamente su carta da cucina per eliminare l’eventuale olio residuo . Sciogliete ora a fiamma media in un tegamino anti aderente il miele unitamente ad un paio di cucchiai d’acqua ed allo zucchero restante fin che il tutto non sarà diventato bello fluido ed omogeneo , quindi levate il tegame dal fuoco e tuffateci all’interno i gnocchetti fatti in precedenza . Aiutandovi con un cucchiaio sistemate il composto su di un piatto da portata passato in precedenza con un filo d’olio ( procedimento che serve a non far attaccare la pignoccata al piatto quando il miele solidifica ) , cercando di formare tante piccole montagnole a forma di pigna che decorerete poi con canditi , frutta secca e codette . Una volta che La Pignoccata sarà ben freddata e dunque il miele solidificato servitela in tavola , accompagnandola magari con un buon vino liquoroso tipico siciliano come ad esempio è il Passito di Pantelleria .
DamGas