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La Piramide di Cheope

Creato il 03 settembre 2012 da Lory663
La Piramide di Cheope
Allorchè Cheope, Faraone della IV dinastia , nel 2640 a. C., ordinò che gli venisse eretta una tomba che, per altezza e imponenza, oscurasse il sole, 100.000 schiavi si affannarono sotto la calura per 20 anni; Niobi, Ebrei, Berberi, popoli mediterranei furono accomunati dalla stessa fatica, insieme spartirono i parchi cibi, versarono il sangue sotto la sferza degli aguzzini, morirono per gli stenti...
Quelli che erano sopravvissuti al termine dell'opera, furono trucidati, affinchè nessuno al mondo fosse a conoscenza dell'accesso alla cella sepolcrale. L'Egitto in quel ventennio cadde nella desolazione: si dovettero chiudere i templi, limitare le cerimonie religiose, gravare i sudditi di tasse, ordinare agli uomini liberi di affiancarsi agli schiavi.
2 milioni e 300 mila blocchi di calcare del peso di 2 tonnellate e mezza l'uno, tolti dalle montagne di Mokattam, vennero innalzati l'uno dopo l'altro sino a raggiungere 146,59 metri di altezza. Erano d'aiuto ai lavoratori, pochi, rudimentali congegni: i cavatori si servivano di cunei di legno bagnati che, infissi nella pietra, dilatandosi la spaccavano; i portatori trasportavano i blocchi lungo il Nilo mediante enormi zattere; poi , su slitte di legno, le facevano proseguire sino all'altopiano di Al-Gizah, percorrendo una strada che era costata ben 10 anni di lavoro; gli schiavi addetti alla piramide, infine, per elevare i blocchi da un gradino all'altro, si giovavano, più che delle gru formate da tronchi d'albero, della forza delle loro braccia.
5000 anni sono trascorsi da allora: la Piramide di Cheope, la sola delle sette opere d'architettura chiamate dagli antichi "meraviglie del mondo" che sia sopravvista, rimane, pressochè intatta, come immane testimonianza di una civiltà sepolta.
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