WASHINGTON – La tecnologia ha compiuto un passo nella direzione sbagliata. Per la prima volta una pistola realizzata con una stampante 3D ha effettivamente sparato un proiettile. In questo modo sarà ancora più facile, non solo negli Usa, entrare in possesso di un’arma. Gli autori del progetto intendono infatti distribuire online le istruzioni per riprodurre la loro pistola, realizzata con una comune stampante 3D da 8000 dollari (6100 euro).
Il test è stato effettuato sabato 4 maggio – ma si è saputo solo ora – dal gruppo Defense Distribuited in un poligono a sud di Autin in Texas. Lo sviluppo rappresenta un ulteriore ostacolo ai tentativi, finora fallimentari, dell’amministrazione Obama, di rendere più severa la legislazione sulle armi. Intervento voluto dal presidente e dal vice, Joe Biden, dopo la serie di stragi che hanno insanguinato l’America, a partire dal caso del massacro alla scuola elementare Sandy Hook in Connecticut in cui un folle armato fino ai denti uccise 20 bambini e 6 adulti.
Defense Distribuited è guidata da uno studente di legge dell’universita’ del Texas di 25 anni, Cody Wilson. L’arma, mono colpo, e dall’aspetto non convenzionale, e’ realizzata in plastica Abs (acrilonitrile-butadiene-sirene), un polimero termoplastico usato per creare oggetti leggeri e rigidi come tubi, teste di mazze da golf e parti di carrozzeria d’auto.
L’unica parte in metallo della pistola, che spara comuni proiettili, è il percussore. Le foto della pistola costruita con una stampante 3D (foto Epa/Ansa)