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La pittura a olio

Creato il 24 gennaio 2014 da Artesplorando @artesplorando
La pittura a olioQuesta tecnica pittorica si basa essenzialmente sull'utile proprietà dell'olio di potersi mescolare con i colori ridotti in finissima polvere (pigmenti coloranti ricavati dal mondo minerale, animale e vegetale) e di essiccare insieme ad essi, più o meno lentamente a contatto con l'aria, senza subire alterazioni. L'olio più adatto per la macinazione e l'impasto con i pigmenti coloranti è, come ormai risaputo, l'olio di lino vergine (meglio conosciuto come olio crudo) che, dopo i necessari trattamenti relativi alla chiarificazione, purificazione e filtraggio, deve assumere un'assoluta limpidezza e un colore giallastro paglierino con elevata trasparenza. Le sue peculiari proprietà grasse, lo rendono il più adeguato per la preparazione dei colori, ai quali conferisce una giusta consistenza, ed è provato che, essiccandosi ed indurendosi, è l'olio che offre la più alta resistenza agli anni ed a tutti gli agenti atmosferici. Insieme all'olio di lino, che è considerato in senso assoluto il più importante per la tecnica della pittura a olio, sono oltremodo impiegati utilmente, per questo genere di pittura, anche altri tipi di olio, come quelli di papavero e di noce.

La pittura a olio

Albrecht Durer, eccelso nella tecnica ad olio

La pittura ad olio può può essere stesa su qualsiasi superficie; su tele, su tavole di legno o cartoni convenientemente preparati (imprimitura) oppure anche senza nessun tipo di preparazione. L'olio contenuto nei colori viene assorbito in maniera diversa a seconda delle proprietà specifiche di questi supporti. Ad esempio, su una superficie di legno non trattata, l'olio contenuto nei colori viene assorbito in modo più accentuato che sulla stessa superficie dopo una stesura di pittura acrilica. Nella pittura a olio si usano diversi additivi per dare più o meno fluidità ai colori, per aumentarne o diminuirne la brillantezza o la capacità di essiccazione. Tra gli additivi di cui l'artista oggi dispone, vi è anche l'essenza di petrolio, che permette di ottenere da sola, oppure unita alla cera disciolta in precedenza, un effetto di opacità e chiarezza di buon aspetto, è ottima per dipinti a scopo decorativo ed è affine alla tempera come risultato, ma di questa è molto più resistente, soprattutto all'umidità. Altro prodotto analogo a questa essenza è l'olio essenziale di petrolio, che si differenzia soltanto per l'evaporazione molto più lunga. Questo permette di conservare più a lungo la fluidità ai colori già destinati alla stesura.La vasta diffusione di questa tecnica pittorica fu possibile principalmente grazie all’impiego della comune tela, di canapa o di lino, la cui utilizzazione iniziò ad affermarsi intorno alla prima metà Quattrocento nel Nord Europa ad opera dei fiamminghi. In Italia, le prime opere a “olio su tela” furono realizzate nella città lagunare soltanto alcuni decenni dopo, dove il metodo fu positivamente accolto. La ragione del successo fu che la “pittura su tela” non subiva deterioramenti a breve termine come la “pittura su tavola”, a causa delle condizioni climatiche sfavorevolmente umide e della costante presenza di salsedine; inoltre si potevano così eseguire opere di più vaste proporzioni.Da questo momento la tecnica della pittura a olio ha sempre camminato accompagnata dalla tela, anche se, nell’arco dei secoli sono stati impiegati i più svariati tipi di supporto, soprattutto quelli lignei. Questo perché, l’introduzione del supporto telato ha permesso un impiego migliore di questa tecnica, grazie principalmente alla possibilità di ottenere un'imprimitura più fine, con la stesura di pigmenti amalgamati a resine meno dure, rispetto a quelle impiegate dai Maestri fiamminghi, i primi ad aver usato impasti a base di resina e di olio. La maggiore versatilità della tecnica a olio e la facilità nei procedimenti di elaborazione della materia, ha favorito la diffusione della pittura in generale: l’artista non ha più avuto bisogno di portarsi dietro l’intera bottega d’arte per dipingere, dal vivo, un paesaggio e con l'invenzione del tubetto nell'Ottocento è arrivata anche la pittura en plein air e la rivoluzione impressionista.

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