Inoltre alla seconda riga del post, c'è una frase CON LE DOVUTE ECCEZIONI. Ora, questo comporta che non ne ho fatto di tutta un'erba un fascio, ma ho criticato queste pizzerie con cui ho avuto a che fare.
Se mi va di parlare di qualcosa con tranquillità non vedo perché debbano partire insulti. Sono per la libertà di parola, ma siccome, come sanno tutti i lettori affezionati, questo piccolo blog è un blog tranquillo e sereno, in cui si scambiano opinioni con rispetto e amicizia, mi sono visto costretto ad eliminare la possibilità dei commenti aperti, contravvenendo al principio di cui sopra. Pertanto perdonatemi e buona lettura.
ATTENZIONE: questo post è uno sfogo personale, si consiglia alle persone debole di stomaco (eheh, questo termine ci sta!XD) di continuare comunque a leggere questo post.
Già un assaggio (e sono due!XD) ve l'aveva dato Miss Hyde con il post sulla Pizzamania da Lambo. Resta il fatto che, con le dovute eccezioni, la pizza a Roma non la sanno proprio fare. No.Io e Miss Hyde siamo in crisi. Non sappiamo proprio dove sbattere la testa per trovare qualcuno che faccia una pizza che si possa davvero chiamare così. Voglio dire, non devo essere costretto per forza ad andare a Eataly o in qualche pizzeria chic o rinomata, spendendo fior di quattrini, per mangiare una pizza gustosa. Già abbandonammo il "nostro pizzaiolo di fiducia" perché ad un certo punto iniziò a metterci mozzarella vecchia sulle pizze che ordinavamo. E cazzo, vengo sempre da te e tu mi tratti così? Ma allora sei proprio scemo. Provammo un'altra pizzeria vicino casa, gestita da italiani (perché trovarne uno italiano in questa zona è oro) ma l'impasto aveva qualcosa che non andava perché tutte e due le volte che la prendemmo da lì ci siamo sentiti male. Proviamo quella a domicilio. Va be', una di queste era Pizzamania da Lambo. Poi ci sono state altre, molte altre pizzerie (se così si possono definire) da cui abbiamo ordinato... merde. Sì, merde. Una aveva l'impasto doppio lavorato a mano blablabla che praticamente al centro era crudo. L'altra ci ha portato praticamente due pizze che sembravano quelle surgelate. Un'altra ancora delle pizze così gommose che sembravano Big Bubbles. Un'altra una pizza con tutti gli ingredienti crostificati. Un'altra che ci ha portato delle pizze con un'impasto duro, ma non croccante, proprio duro, come se stessi addentando del pane vecchio di un paio di giorni. Poi ancora abbiamo avuto una pizza presunta napoletana ma il cui condimento era mera salsa di bottiglia e mozzarella buttata qua e là, di quelle sottomarca. Almeno mettici il basilico se la vuoi spacciare proprio per napoletana. Al che dico, va be', proviamo dal nuovo panificio-pizzeria-bar che hanno aperto, visto che l'aspetto delle pizze è invitante. Non l'avessimo mai fatto. Una pizza che sembrava avessero staccato il disco del Discobolo e l'avessero condito.
Proviamo da quegli italiani che stanno in quella stradina dispersa e anonima. La pizza all'inizio era buona, l'impasto sembrava buono e poi... ha iniziato a raffreddarsi e praticamente era da buttare. E così via, ragazzi. E' da più di un anno a questa parte che non riusciamo a trovare qualcuno che faccia una pizza accettabile, a parte la pizzeria all'angolo di casa che però non fa da asporto e di pagare il coperto ogni volta, quando magari vorremmo mangiare a casa di fronte ad un film, non è che ci vada sempre a genio, eh. E non mi va nemmeno di ordinarla dai cinesi, non per altro, ma non vorrei trovarmi qualche nuvoletta di gambero al posto della mozzarella. E nemmeno voglio prenderla da quell'italiano ebete che non fa servizio a domicilio, eppure quelle poche volte che ci sono andato mi diceva di aspettare tre quarti d'ora anche se praticamente non c'era nessuno e il pizzaiolo stava giocando con lo smartphone.
Che è 'sta roba?
La cosa che dà fastidio, ma veramente fastidio, è che queste care "pizzerie" si permettono di vendere queste emerite schifezze, anzi, scusatemi, merde!, a prezzi assurdi. Dai 4 ai 6 euro una margherita. Ma stiamo fuori! Prima di imporre dei prezzi così vergognosi per un prodotto più che vergognoso, care pizzerie, fate un giro al sud Italia. Dove una margherita, di quelle fatte bene, UNA PIZZA VERA (visto che la dea pizza è napoletana, tanto di cappello, perciò), con ingredienti freschi e la cui preparazione è arte, costa dai 2 euro ai 3,50 euro. Dopodiché andatevi a nascondere con la testa sotto terra, possibilmente in un punto dove c'è del letame, e dopo qualche annetto ne riparliamo. Sì, sono cattivo. Perché mi indigna questo fatto. Non sai fare la pizza e osi venderla anche a 5 euro. Con che coraggio ti permetti di farlo? No, non mi sta bene.
Questa è pizza.
Non faccio questo discorso perché io provengo proprio dal sud, dove la pizza la sanno fare, ripeto. Ma qualsiasi persona si accorgerebbe dello schifo che combinano qui a Roma. A meno che ormai non si è rassegnati e ci si accontenta. E, per carità, io mi accontento anche di una pizza di bontà media. Ma non mi accontento di chi spaccia per pizza mezzo chilo di farina e acqua mischiato a cazzo con salsa e mozzarella a 4-5-6 euro.E no cazzo! E mi passa la voglia di pizza!Spero di rifarmi tra un paio di settimane quando scenderò in Puglia per le vacanze di Natale.
Dr. Jekyll