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La pizza giallo-blu

Da Kata
(BACK TO SWEDEN)
Stavolta non è una metafora. E' una cosa reale. Una ricetta che ho trovato in una rivista di cucina, Mitt kök ("La mia cucina"), che ha pubblicato un numero interamente dedicato a piatti italiani. L'ho comprata sia per trovare nuove ricette da provare sia per leggere un po' di svedese. In copertina ci fu pure la foto di un cuoco italiano, un certo Roberto, che vive in Svezia e sembrava di prestare il suo nome a questo numero. Invece, solo alcune ricette erano sue. Questa che sto per farvi vedere non può provenire dalla mente di un cuoco italiano...
Ovviamente non devo spiegare a nessun italiano che pizze strane si possono trovare all'estero. A volte pure in Italia, per carità... In Svezia la pizza-schifezza per eccellenza è la pizza kebab. Sì, è proprio quel che sembra: pizza con kebab sopra. Ma posso portare anche un esempio ungherese (e non solo): la pizza hawaii con prosciutto cotto e ananas. Quando ero piccola, sono stata pure capace di mangiarla. Poi mi sono trasferita in Italia.
Ecco la ricetta in questione con un'illustrazione fotografica:
La pizza giallo-blu
(Non ho uno scanner a colori, perciò ho fatto una foto alla pagina col cellulare ed è venuta un po' così, ma se cliccate sull'immagine e la ingrandite potete leggere la ricetta.)
Siccome in natura è difficile trovare una verdura di color blu, ma l'inventore di questa pizza voleva essere leale alla patria e rappresentare la bandiera svedese, a tal scopo propone di usare un tipo di patata speciale, il c.d. blå kongo-potatisar. Questa variante della patata, per me fino ad ora sconosciuta, è diventata "la patata dell'anno" in Germania nel 2006... In tedesco del resto questa patata si chiama Blauer Schwede, "la svedese blu" (cosa non si impara leggendo Wikipedia...) Insomma, una variante nordica interessante della patata. Il colore giallo, altro elemento indispensabile di qualsivoglia simbolo patriottico svedese, è fornito da un comune peperone giallo (gul paprika). Infine, per insaporire ecco che si mette qualche pomodorino fresco e un po' di västerbottenost, un formaggio tradizionale svedese, secondo alcuni (svedesi) dal sapore simile al parmigiano. Voi la provereste?

Canzone ungherese in appendice (In memoriam Garas Dezső)
Dieci giorni fa, il giorno prima dell'ultimo dell'anno, il mio paese ha perso uno dei suoi attori più grandi. Garas Dezső (o per gli stranieri Dezső Garas) è scomparso dopo una lunga malattia a 77 anni. Un nostro Alberto Sordi, diciamo. E' stato un attore di teatro che però è diventato conosciuto grazie alla televisione e diversi film. Tra cui questa scena dal 1981, in cui insieme ad András Kern, un altro attore e comico ungherese, canta Egyedül nem megy, ovvero "Da solo non va". E' la canzone che in questi giorni si è sentita spesso in tv e alla radio in suo ricordo. (Garas è il secondo in ordine di apparizione, quello dal naso lungo.)
dal film Ripacsok (1981) (significa circa "Gli istrionici")

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