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La poesia di Vincenzo Monfregola

Creato il 29 marzo 2013 da Polysusy

La poesia di Vincenzo Monfregola
La poesia di Vincenzo Monfregola La poesia di Vincenzo Monfregola
Vincenzo Monfregola: Un poeta che fa della sua poesia un dipinto! Ecco la mia recensione: Vincenzo Monfregola, un giovane poeta d’indubbia qualità. Si avvicina all’espressione poetica in seguito ad una profonda riflessione che ha origine da tappe personali di un percorso adolescenziale non del tutto facile, dovuto ad una crescita in un “aspro” quartiere di Napoli. Vincenzo non si perde d’animo e con determinazione si fa strada tra le tante difficoltà, riesce quindi ad avviare le prime esperienze lavorative, maturando a poco a poco la sua naturale predisposizione verso le materie umanistiche, sollecitato dal desiderio di aprire il cuore e dialogare con il mondo a suon di versi. Pertanto, già giovanissimo inizia il suo cammino di poeta, guidato in particolare da una sana educazione familiare, ricca di aspetti affettivi genuini e disciplinati, in breve tempo sviluppa sentimenti empatici verso i valori più importanti della vita, quali la solidarietà e l’umanità verso i più deboli, l’amicizia, l’amore ed infine Dio, che sente presente in ogni suo sguardo verso le bellezze naturali che lo circondano e dentro di sé. Pubblica nel 2001 la sua prima silloge:Nel tempo dei girasoli (Edizioni LER), nel 2012 Follia (Edizioni R.E.I.) ed ancora, una raccolta di poesie con vari autori: Ruvido d’inchiostro( Rupe Mutevole). Riceve premi e riconoscimenti letterari in vari concorsi. Tanti i temi trattati da Monfregola e su tutti domina il desiderio di liberarli e di lanciarli letteralmente nell’universo attirando l’attenzione verso sentimenti forti e contrastanti propri di un’anima sensibile. Nei suoi versi ritroviamo delicati e profondi aspetti sociali che disturbano e condizionano la libera espressione di ogni età; affetti familiari legati al passato e a presenze indelebili nella sua memoria; amori vissuti e sentimenti non corrisposti; pura essenza di un’anima che plasma le immagini. Nel susseguirsi dei versi, la sua penna, dapprima sfiora la terra con i suoi fiori:  ortensie dalle “sfumature e fragranze delicate” e girasoli dai colori forti ed imponenti, alberi con foglie su cui lo sguardo del poeta si posa come su “tele pregiate”. Le emozioni via via maturano e la sua poesia s’innalza e spicca il volo per arrivare ad afferrare il cielo ed ogni suo tratto di vita che, come “inquilini” visibili ed invisibili trascendono le possibilità umane perché elevati e al di sopra della realtà oggettiva. Ed ecco, è qui che incontriamo la vera essenza di Monfregola, un’anima in grado di assaporare immagini di gabbiani che volano “oltre la vita”, stelle e luna che brillano come “stoffe di seta” perché impreziosite dagli angeli. Leggendo le poesie di Vincenzo ho notato in particolare un tema ricorrente: il tempo. Un tempo che scorre inesorabile e non si ferma, fugge via lasciando “pagine ingiallite” che come “sinfonie” rievocano le memorie del passato, che non ritorna ma che  tuttora è presente nel suo cuore, un passato che non si riesce a controllare e che solo la fede in Dio riaccende, colorando di dolce melanconia e velata nostalgia anche i più terribili dolori. La poesia di Vincenzo Monfregola è dolce, carezzevole, delicata come i petali di un fiore, volano via al primo soffio di vento ma lasciano ovunque nell’aria il loro profumo. Versi che entrano nel cuore in punta di piedi, senza far rumore, emozionano e stimolano i sogni.  Ogni sua poesia si fonde nel suo abbraccio, che  è universale e spalanca le porte del cuore per suggerirci il significato di un volere divino, che traccia il cammino di un vissuto e “… inizio e fine, indipendentemente dai percorsi scelti… scorrono nella clessidra del tempo”. Un Dio che dispone dunque, con il suo amore come unico strumento valido, chiedendoci di affidarci e confidare in Lui. Amo definire Vincenzo quale un poeta-pittore che riesce a cogliere l’attenzione del suo lettore comunicando un’arte di vivere basata sull’amore universale, che governa e regola ogni nostra emozione ed ogni nostro diverso sentire. Trovo che ogni suo verso è preghiera, breve, leggero, evanescente e romantico,  nella sua lirica noi tutti ci siamo. Ogni scatto ci appartiene, le parole catturano il cuore ed il nostro essere, perché ispirato dalla tenerezza e dalla semplicità di un giovane poeta che già ritengo essere un vero talento della poesia moderna.
Susanna Polimanti
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