1 OTTOBRE – I rapporti fra la Germania e l’Italia si fanno sempre più aspri con Berlusconi che, attraverso una mossa politica fondata sul fastidio degli Italiani di fronte ai sacrifici imposti dal governo Monti, grida apertamente la sua insoddisfazione per la politica estera della Germania, causando l’improvvisa reazione della Cancelliera Tedesca che, molto seccamente, bolla le parole dell’ex premier italiano come “assurde”. L’Onorevole Berlusconi ha preso in considerazione l’idea che il Paese tedesco esca dall’euro, una mossa che secondo lui potrebbe essere vantaggiosa. Nella giornata di ieri ha dichiarato che anche “alcuni premi nobel per l’economia” con cui aveva cenato “avrebbero preso in considerazione e addirittura proposto una simile ipotesi”.
Le voci di Berlusconi e Vendola provengono da due posizioni politiche totalmente diverse, e mostrano come la classe politica non si astenga dal criticare le mosse dell’accademico. Queste due posizioni si basano, evidentemente, sulla convinzione che alla base del mercato vi siano gli acquisti dei piccoli risparmiatori, una visione che imporrebbe che il mercato dia i giusti redditi ai lavoratori per poter poi acquistare quanto prodotto dal mondo imprenditoriale. Può sembrare una visione semplicistica ma, al di là della delocalizzazione dei distretti produttivi e delle speculazioni dell’alta finanza -altra questione da definire, visto i danni che sta causando-, questa considerazione merita veramente una lunga riflessione se si considera, soprattutto, che la base economica dell’Italia sono le piccole imprese piuttosto che le grandi multinazionali, competitive ed estese su più mercati. È tuttavia bene ricordare che la prossima campagna elettorale potrebbe fondarsi su queste osservazioni, visto che è manifesto il fastidio che i cittadini hanno verso l’effettiva tassazione imposta dal professore -è recente la notizia che quest’anno vi sarà un incremento notevole dei costi per luce e gas-. E allora ritorna la stessa domanda: chi andrà a governare? Quando ci saranno le prossime elezioni, chi potrebbe governare il nostro Paese? Secondo alcuni commentatori, non c’è, attualmente, alcun partito che dia l’idea di avere le idee chiare su quali politiche economiche adottare nei prossimi anni, dopo l’attuale governo.
Enrico Cipriani