Si tratta di una cifra che va dai 66.600 ai 666.000 euro (ogni riferimento a numeri diabolici è puramente casuale) che tradotta in euro pro/capite va dai 148 ai 1480 euro per ogni blogger. E questi numeri misurano “a spanne” il valore prodotto a colpi di tastiera da questi blogger, come contributo “in natura” al successo di una testata che non gode di finanziamenti pubblici o altre forme di sostegno, ma che può vantare degli ottimi risultati commerciali, segnalati da Wikipedia alla voce “Il Fatto Quotidiano”: “Il giornale ha chiuso in attivo – scrive Wikipedia – entrambi gli esercizi 2009 e 2010. Nel 2010 i ricavi e gli utili sono stati rispettivamente di 29,6 e di 5,8 milioni di euro”.Non c'è bisogno di dire che i blogger non prendono un euro e vengono ripagati in "visibilità". Scelta anche loro, per carità, solo che con l'Huffington Post i collaboratori hanno dato vita ad una class action da 100 milioni di dollari.
E vabbé.
Resto dell'opinione che con la visibilità non ci si pagano le bollette...