Carlo ci scrive: “Per te che sei sia autore sia editore è più complicato selezionare gli scritti degli altri? Non ti viene mai la tentazione di giudicarli sulla base di quello che scrivi tu?”
Caro Carlo, fin dal primo momento in cui ho aperto Las Vegas ho voluto tenere separate le due attività, ma mi rendo conto di essere sempre la stessa persona, per cui potrei incappare nella tentazione di cui parli. Eppure cerco di non farlo, anche perché non mi considero un metro di paragone per nessuno. Mi piacciono stili diversi e storie che non scriverei mai. Per questo motivo credo di essere abbastanza libero nelle scelte. Anni fa fui inserito in una giuria di racconti e ancora oggi non mi è andata giù che una scrittrice di fama avesse cassato un racconto, secondo me ottimo, dicendo: “Non mi piace perché io non scriverei mai un racconto così”. Avrei voluto risponderle: “Chissenefrega”.
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