Vicenza – Il significato italiano della parola francese “préparation”, titolo dell’esposizione di Marina Menti e Greta Bastelli, è “allestimento”.
E proprio di un particolare allestimento si tratta quello proposto dalle due artiste negli spazi della Cooperativa Sociale Insieme (Vicenza – via Dalla Scola 255) riutilizzando una infinità di oggetti e mobili recuperati tra gli scarti dello spazio di vendita dell’usato che prima ha riempito le case vicentine.
Oggetti d’uso comune diventano oggetti d’arte perdendo o dimenticando la loro funzionalità; cosa c’è di più poetico di una pettiniera sospesa e mezz’aria senza più specchio?
Le cose esposte collaborano tra un intrico di fili a costruire l’effimero. “Queste cose non durano niente, solo la durata della mostra” dice Greta Bastelli autrice dei disegni ad inchiostro esposti che rivelano un sapore romantico e visionario tracciato su fogli bianchi.
Sono tutte cose fatte appositamente per la “stanza” quelle che verrete a vedere e all’instabilità delle opere esposte fa da contrappeso nell’angolo la stabilità di un’ancora, anch’essa recuperata tra le cose della cooperativa Insieme e che rappresenta l’abitudine di questo spazio di lavoro a “tenere i piedi per terra” condividendo la vita con cose pesanti.
“In realtà niente è pesante qui, neanche la zavorra” dice Marina Menti mentre collega fili appesantiti da gocce di vetro. Appoggiato al muro uno specchio rimane ancorato ad un intreccio di corde e fa da contrappunto alla testiera di un letto ricoperta da garza azzurra.
Sulla parete troneggia un grande arazzo ricavato dalla cucitura di un tessuto che ricopriva un macchinario industriale. Strappi e ferite sono state ricoperte da garze mentre lacrime di vetro si alternano a macchie rugginose che sembrano terre emerse in un mare grigio.
Tutti equilibri instabili quelli davanti a cui si trovano i visitatori di questa mostra. Mobili marionetta, specchi incatenati, scale di shangai, punti di vista ribaltati che fanno scendere dalla parete una sedia a dondolo.
Gli oggetti d’uso comune diventano oggetti d’arte, quasi dei ready-made. Quasi, perché pur mantenendone la riconoscibilità le artiste infieriscono sulla possibilità pratica di un utilizzo. Avviene un allontanamento dallo scopo, dalla funzione per la quale l’oggetto è nato e si avvicina invece ad una poetica ed estetica dell’inutilità che diventa per il visitatore sicuramente più intrigante.
Basta riutilizzi sensati e ansiosi recuperi! Appena varcata la soglia cambia il senso. Di qua la cooperativa propone un mare di cose con la loro pressante utilità, al di la della porta “la préparation” offre una dimensione poetica dell’inutilità.
Questa esposizione dimostra come gli oggetti possano essere visti in molti modi e di come possano vivere molte vite e rigenerarsi cambiando molte volte funzione.
Un gioco di sospensioni e di visioni; un dialogo continuo tra quotidiano e l’inusuale del quotidiano.
La mostra sarà inaugurata sabato 21 gennaio alle ore 18,30 con un concerto aperitivo della DJ Lady Gisa (genere musicale BrokenBeat) a cui siete invitati e per l’occasione il Barco rimarrà aperto fino alle ore 22.00.
La mostra continuerà fino al 9 febbraio 2012 con l’orario del Barco (il bar della cooperativa Insieme) 7,30/19,30 durante la settimana ed il sabato 9,30/12,30 – 15/19,30 (domenica e lunedì mattina chiuso). L’ingresso è libero e per informazione potete contattare lo 0444511562
www.insiemesociale.it
Tags: bastellimenti, cooperativa, cooperativa sociale, esposizione, Gisa, Greta Bastelli, intrico, Marina Menti, scarti, specchio, vendita, veneto, vicenza
This entry was posted on 21/01/2012 at 13:11 and is filed under Mostre, Mostre in Italia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.