Per la campagna ‘Because I Am a Girl’, le più importanti città del mondo si illumineranno di rosa. Dal London Eye alla Sirenetta di Copenhagen, dall’Empire State Building di New York all’Old Fort di Delhi fino alla Galleria Vittorio Emanuele II di Milano
Ogni bambina ha diritto a ricevere un’istruzione. Eppure 39 milioni di ragazze tra gli 11 e i 15 anni – una bambina su tre – non sono scolarizzate. Soggette a subire una doppia discriminazione, di genere e di età, sono il gruppo più marginalizzato nel mondo. Molte di loro sono costrette a lavorare, a sposarsi con estranei in contesti in cui rischiano di essere isolate e abusate a causa di una realtà quotidiana fatta di povertà, conflitti e discriminazioni.
Grazie ad un’estensiva campagna promossa da Plan International, Le Nazioni Unite hanno dichiarato l’11 Ottobre “Giornata Internazionale della Bambina” con lo scopo di portare i diritti delle bambine, non ancora pienamente riconosciuti a livello di politiche e pianificazione internazionali, al vertice delle priorità nei prossimi decenni.
In occasione della Giornata Internazionale della Bambina, Plan torna in Italia per lanciare ufficialmente la campagna Because I am a Girl. L’ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano si colorerà di rosa in contemporanea ai principali monumenti delle più grandi città del mondo: il London Eye, la Sirenetta di Copenhagen, l’Empire State Building di New York, il Sony Centre di Berlino, l’Old Fort di Delhi, il Monumento as Bandeiras di San Paulo etc.
Passanti e curiosi potranno farsi fotografare con le mani alzate e diventare così sostenitori dell’iniziativa Raise your hand. La partecipazione popolare aiuterà Plan a garantire l’istruzione a 4 milioni di bambine. Tutte queste azioni di mobilitazione saranno presentate e consegnate al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon per sostenerlo nell’affermare l’importanza e la centralità dell’istruzione delle bambine nell’agenda internazionale.
“Siamo contenti di tornare in Italia con le nostre attività proprio in occasione del lancio della Giornata Internazionale della Bambina – spiega Tiziana Fattori, CEO di Plan Italia – Il nostro impegno con l’ONU ha portato sotto i riflettori la condizione svantaggiata delle bambine nel mondo. Sappiamo che tante altre associazioni, non solo in Italia, stanno aderendo alla campagna ‘Because I Am a Girl’ con iniziative proprie. Per noi rappresenta un segnale positivo e ci lascia sperare di riuscire, con l’aiuto di tanti, a garantire un futuro, un’istruzione e migliori condizioni di vita alle bambine di tutto il mondo”.
L’eco di Because I Am a Girl ha già raggiunto molti volti noti, da sempre parte attiva dell’organizzazione, come Freida Pinto, attrice protagonista del film The Millionaire che ha prestato il suo volto per lo spot a sostegno del diritto all’istruzione delle bambine.
“Le bambine e le ragazze sono discriminate, marginalizzate e trascurate nelle famiglie e nella società. Molte di loro non conoscono i propri diritti – spiega Lil Shira, una giovane donna del Camerun che ha partecipato con il supporto di Plan alla Commissione delle NU sulla Condizione delle Donne – La Giornata della Bambina le farà sentire più rispettate, riconosciute e il loro contributo nella società valorizzato”.
PLAN – IL RITORNO IN ITALIA
Plan è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che si occupa di bambini nei Paesi più poveri del mondo per aiutarli a costruire un futuro migliore. Lo scorso anno, ha coinvolto 56 milioni e 400 mila bambini e le loro famiglie in 58.053 comunità, con oltre 1 milione e mezzo di bambini sostenuti a distanza.
Fondata nel 1937 dal giornalista inglese John Langdon-Davies e da Eric Muggeridge, che prestava soccorso e assistenza ai profughi di guerra, ha da subito l’obiettivo di aiutare i bambini di una Spagna ridotta in miseria dalla guerra civile, fornendo loro cibo, alloggio e istruzione.
Dal 1947 al 1969, le attività di Plan coinvolgono anche l’Italia garantendo sostegno a ben 11.500 bambini rimasti orfani a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Elma Baccanelli, americana di origini italiane, apre a Roma una sede, avviando programmi di adozioni a distanza e assegnandoli a benefattori americani tra cui molti attori famosi di Hollywood: Gary Cooper, Raymond Burr, Peter Ustinov, Sandra Dee, Harry Belafonte, Helen Bonfils. Due bambine sono persino state adottate a distanza dagli equipaggi di due sottomarini americani. Molti di questi ex-bambini sono tuttora viventi.
Il boom economico degli anni ’60 offre a molte famiglie l’opportunità di migliorare le proprie condizioni di vita e quindi, nel marzo 1969, Plan decide che non è più necessario il suo impegno in Italia.
Grazie a 8.000 collaboratori e 60.000 volontari, Plan è una delle organizzazioni non governative più autorevoli e rispettate a livello mondiale, opera in 50 Paesi in via di sviluppo ed è impegnata in prima linea nella tutela dei diritti dell’infanzia, soprattutto delle bambine. E’ proprio a sostegno di un’istruzione di qualità per le fanciulle nel mondo che Plan riapre una sede in Italia, stavolta a Milano.