La prima idea del nuovo Sindaco di Roma

Da Leragazze

L’altro ieri su Repubblica.it c’era un articolo sul neo eletto sindaco di Roma, che, intervistato, parlava della prima azione che vorrà compiere una volta indossati i suoi nuovi abiti da sindaco.

L’ho letto con molta attenzione soprattutto perchè io Marino l’ho votato! Sia alle elezioni che al ballottaggio. Dunque, vediamo se, alla resa dei conti ne è valsa la pena.

Perchè vede, caro sindaco, mi rendo conto di non avere qualifiche per dare consigli a un  amministratore comunale,  primo cittadino, per giunta! Ma ho invece tutte le competenze necessarie per riferirLe la mia opinione di semplice cittadina romana. Uso i mezzi pubblici, mando i miei tre figli a scuola, sono stata licenziata circa un anno fa da una multinazionale in ottima salute, e ora sono in mobilità. Non riesco a mettere in piedi un’attività in proprio per le numerose difficoltà burocratiche con le quali  mi scontro. Abito in un quartiere molto trafficato dove ci sono serissimi problemi di traffico e parcheggio risolti spesso dagli automobilisti con infrazioni che, a seconda dell’umore del vigile di turno, a volte vengono multate e a volte no (e chissenefrega della certezza del diritto!). Vengo svegliata circa 5-6 volte a notte dai 4 diversi camion della nettezza urbana che passano più volte sotto la mia finestra svuotando cassonetti. Devo inventarmi sempre strade nuove per accompagnare i bambini a scuola visti i cantieri della metro C che aprono come funghi in tutto il quartiere con conseguente deviazione del traffico, pubblico e privato. Il disagio degli abitanti non si può spiegare a parole. Prendo i mezzi pubblici quotidianamente e se già durante l’anno è un odissea, d’estate, mi creda, tra calca, sudore e odori nauseabondi rasenta la visione mistica.

Caro sindaco. A momenti ieri cascavo dalla sedia quando ho letto che la Sua prima azione da sindaco dovrebbe essere (attenzione!) la pedonalizzazione dei Fori Imperiali! Ma porca della miseria ladra, a lei questa simpaticissima idea le sarà stata dettata dalla visione di romantiche passeggiate di gruppo (di turisti e romani nullafacenti, giusto loro!). A me invece caro Marino, mi fa subito scattare l’isterica domanda: “Oddio! Ma l’87 dove passerà? Come farò ad accompagnare miei figli a scuola? E al ritorno, quale strada dovrò fare per tornare a casa?”

Insomma, Ignazio caro: a chi pensi che importerebbe avere una gigantesca isola pedonale da piazza Venezia al Colosseo? E a chi servirebbe? I romani sono gente pratica che deve faticare ogni giorno con una quotidianità logorante. E avrebbe bisogno di una classe dirigente altrettanto pratica che conosca i problemi comuni e cerchi di risolverli.

Insomma caro neo sindaco, come fate voi politici ogni volta a farci pentire del nostro voto che malgrado tutto, ancora continuiamo a darvi?


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