Pubblichiamo su richiesta una storia fantastica, raccontata dal padre, Salvatore, alla sue bambine.
In un paesello, c’era una volta una bimba che si chiamava Amelia. Amelia era una bimba bellissima, piccolina e indifesa, rimasta sola con la sua mamma che però non era la sua vera madre.
Un giorno, dopo tante ricerche, il papà finalmente riesce a ritrovare la piccola Amelia. L’uomo bussa in una casetta e a rispondere è una signora un pò arcigna “cosa desidera?” il papà risponde “Signora questa è casa mia, qui vorrei incontrare mia figlia Amelia.”
La signora, perplessa, risponde “Ma lei chi è ?”
“Sono il papà di Amelia” La signora esclama “il papà?”
” Sì sono proprio io” e chiede “Le dispiace, ora, cortesemente aprire? “
La signora timorosa apre la porta, il papà entra e sale una scala ripida, buia e maleodorante, vagamente illuminata da una lampada penzolante che rischiara solo dove mettere i piedi.
A quel punto la signora esclama ” E’ proprio lei! lo riconosco dalle foto.”
Il papà si accomoda e grida “Amelia, Amelia.”
La bimba guarda quest’uomo e dopo qualche minuto inizia a ricordare: ”Oh papà ” e con emozione si lancia nelle braccia del padre.
Arrivati a questo punto la signora, che si spacciava per essere la madre, inizia ad assumere un atteggiamento conflittuale, facendo sentire il padrone di casa con un ospite signore ” Signore “, ribadisce, ” Io sono affidataria della bimba questa situazione va chiarita.”
“Va benissimo” risponde il papà, prendendo la mano della bimba “Intanto ci allontaniamo per far dei giri e consumare un gelato.”
Girando per le vie della città si fermano in una videoteca e chiedono al titolare del negozio dei film adatti ad Amelia. Nel retrobottega un vecchio rugoso chiede loro “Cosa volete?”
” Vogliamo vedere un film bellissimo perchè è da molti anni che non sto con la mia figliola”
Il signore, dopo un’approfondita ricerca, tira fuori una videocassetta molto antica e polverosa, la consegna al papà “Questo è un film adatto proprio per voi, siete arrivati al momento giusto!”
“Dobbiamo pagarla oppure l’affittate?” chiede il padre di Amelia.
“Se la porti e poi mi faccia sapere” risponde il signore anziano.
Arrivano a casa, bussano la signora si affaccia e con tono arrogante risponde ” Cosa siete venuti a fare di nuovo? Io sto pulendo, il pavimento è bagnato!”.
“Apra, sono a casa mia!!” esclama nuovamente il papà.
Così salgono, si accomodano nel salotto ma la signora, ingelositasi, tira fuori la cassetta dal videoregistratore e la butta: atteggiamento inspiegabile!
La bimba si mette a piangere sconfortata ed immediatamente padre e figlia scendono giù per rimediare la cassetta ma purtroppo si è rotta. La prendono con pazienza e la riportano dal venditore.
“Purtroppo abbiamo avuto un incidente” dice il papà.
Il vecchietto osserva la cassetta “Non si preoccupi non è nulla, mi dia giusto il tempo di aggiustarla.”
Il papà con la bimba fanno un giro per la città e dopo qualche oretta passano dal negoziante e si fanno ridare la cassetta.
Rientrati a casa si chiudono dentro una stanza per vedere la cassetta in santa pace. Finalmente iniza il film con una grnade carrozza dorata e con delle ruote immense, guidata da due cavalli bianchi con le ali. Era speciale…ed all’interno della carrozza compare Amelia con il suo papà. La bambina appare felice nella carrozza vellutata con delle grandi
poltrone e con i finestrini giusto per osservare .
I cavalli iniziano a percorrere un sentiero, internandosi in un bosco dove era possibile osservare tutte le piante esistenti nel mondo. C’erano fiori a misura sproporzionata, ogni pianta era rigogliosa.
Ad un certo punto incontrano nel bosco due grandi leoni, con atteggiamento minaccioso “Papà papà, due leoni, ho paura!”esclama Amelia. Intanto i cavalli si pongono in posizione di difesa, aprono le ali e si alzano nell’aria trainando la bellissima carrozza.
Fuggono, fuggono tra gli alberi del bosco e per magia, si apre un varco nella roccia ed entrano dentro una grotta oscura, si chiudono le rocce, ed inizia un bagliore dorato che illumina questa cavità tutta dorata. All’interno si vedono ruscelli e piante, fiori, alberi e frutti di vario genere.
I due scendono dalla carrozza per osservare quelle meraviglie; Amelia per curiosità strappa un fiore e come per incanto quel fiore diventa d’oro. Il suo papà osserva ed inizia a pensare in maniera malvagia, infatti si mette a raccogliere i frutti di quella grotta così bella ma nelle sue mani si trova solo cenere. Allora costringe la propria figlia a raccoglie più piante e fiori possibili, ma Amelia nonostante la sua età, esclama “Ma questi frutti non appartengono a noi, perchè raccogliere e privare questo luogo di tale incantesimo?”
Il papà non sa rispondere a questa osservazione, ma il suo pensiero è sempre lo stesso, quello di portare più oro possibile all’esterno della grotta. Allora costringe nuovamente Amelia a raccogliere più fiori possibili; riempiono il vano della carrozza ma non si rende conto che non c’è una via di uscita dalla grotta: bisognava creare nuovamente una forte emozione attravero Amelia per poter far riaprire le rocce.
Il papà riflette e medita che all’esterno ci sono i leoni di ostacolo e dunque, attraverso una fessura, cerca di capire cosa accade all’esterno della grotta. L’uomo non riusce a vedere nulla allora si accosta Amelia e vede passare un uccellino e lo chiama: ” Uccellino! Uccellino!”.
L’uccellino si infila nella fessura, entra dentro la grotta ed inizia a comunicare con Amelia che gli chiede se c’erano i leoni all’esterno della grotta. E così risponde “Sì i leoni ci sono, ma anche terribili tigri e temibili iene.”
Amelia cerca di convincere il papà ad andare via senza portar via nulla e lui le risponde ” Figlia mia, abbiamo tanto bisogno di questo oro” E la bimba “Ma non è nostro, perchè , papà, al limite potremmo portare solo un fiore. Il papà dopo qualche esitazione lascia ad Amelia la libertà di decidere.
La bimba inizia a deporre nuovamente le piante ed i fiori al proprio posto , e per incanto si aprono le rocce e trovano la strada sgombra d’ogni ostacolo e si avviano nuovamente con la carrozza con i cavalli alati per osservare le meraviglie del bosco: Amelia con il pensiero riesce a comunicare i propri desideri ai cavalli ed i cavalli ubbidiscono incondizionatamente.
Salvatore