L’idea di Endrio Ubaldi a me piace, e glielo dissi personalmente in occasione dell’assemblea pubblica che si tenne alla fine dello scorso anno. Il superamento degli steccati ideologici, che a livello nazionale ancora esistono e devono esistere, se non altro rimarcando le differenze tra fascismo e antifascismo purtroppo ancora necessarie, a livello locale è possibile sugli obiettivi e sui programmi.
Montegranaro è una città estremamente complessa e afflitta da problematiche piuttosto serie, incancrenite da anni di malgoverno, di superficialità, di inadeguatezza delle opposizioni, di uso improprio della politica. Il ritorno paventato di vecchie figure, che hanno fatto la storia di Montegranaro nel bene ma anche e soprattutto nel male e i cui errori macroscopici ancora stiamo pagando, vanno evitate e scongiurate. L’idea di una coalizione a largo spettro, che superi i concetti di destra e sinistra, che faccia convergere le forze positive su un programma concreto e realizzabile e che coinvolga anche e soprattutto la società civile e il mondo dell’associazionismo così attivo e proficuo in città, costituisce un progetto ambizioso, difficile ma auspicabile.
Un progetto che potrebbe anche coinvolgere la nuova politica che nasce dall’antipolitica, quel Movimento Cinque Stelle che a Montegranaro ha già superato e surclassato i vecchi schieramenti e che, se a livello nazionale mantiene una posizione rigida sui rapporti con i partiti tradizionali, a livello locale potrebbe e dovrebbe dialogare con un progetto di questo tipo, a patto che lo stesso esca dalle vecchie logiche e si proponga in modo credibile come soluzione civile ai problemi di Montegranaro.
Credo sia necessario inaugurare un dibattito aperto a tutte le forze in campo che abbiano davvero a cuore le sorti della nostra città, un dibattito senza pregiudiziali a cui partecipino le persone e non le segreterie di partito. È senz’altro un percorso politico irto e tortuoso e, considerando il tempo a disposizione, che è davvero poco, va messo in campo fin da subito. Le elezioni sono alle porte e Montegranaro ha bisogno di nuova forza e nuove idee, di impegno e di volontà. Vanno invece accantonati i vecchi schemi, le tattiche di segreteria, le nomenclature di partito, e i machiavellismi politici e economici che tanti danni hanno fatto e continuano a fare.
Luca Craia