Recenti ricerche su campioni lunari hanno mostrato che il nostro satellie sembra essere composto più da elementi che si ritrovano sulla Terra che da quelli che costituirono l’oggetto che impattò con la Terra e che fu determinante nella sua formazione.
E’ un’ipotesi accettata il fatto che la Luna si sia formata durante una collisione violenta 4.,5 miliardi di anni fa tra il nostro pianeta neonato e un oggetto delle dimensioni di Marte, denominato Theia, un evento che distrusse Theia e mandò in orbita una parte della crosta terrestre e del suo mantello superiore, formando un anello di breve durata e composto di materiale fuso. Questo materiale successivamente si fuse per formare la Luna che, nell’arco di 4,5 miliardi di anni si raffreddò, acquistando una rotazione sincrona con la Terra, accumulando innumerevoli crateri e posizionandosi alla distanza che si trova oggi a circa 380 000 chilometri.
Un tempo si ipotizzava che i frammenti di Theia avessero avuto un importante contributo al materiale che andò a formare la Terra. I campioni lunari delle missioni Apollo, in realtà, mostrarono che il rapporto tra gli isotopi dell’ossigeno sulla Luna comparati con quelli terrestri, erano troppo simili per spiegare una tale formazione. Ora, ulteriori ricerche di un gruppo di ricerca dell’Università di Chicago mostra che gli isotopi del titanio, un elemento con un indice di rifrazione molto maggiore, sono sorprendentemente simili tra Luna e Terra, e questo indica nuovamente una comune origine.
“Dopo la correzione per gli effetti secondari associati all’esposizone dei raggi cosmici sulla superficie lunare utilizzando l’isotopo del samario e del gadalinio, abbiamo trovato che il rapporto 50Ti/47T sulla Luna è identico a quello della Terra entro quattro parti per milione, che è solo 1/150 della gamma isotopica documentata nei meteoriti” ha scritto il geofisico Junjun Zhang dell’Università di Chicago e autore leader dell’articolo pubblicato su Nature Geoscience il 25 marzo scorso.
Se la Luna ha una composizione più simile alla Terra che non a Theia, allora che cosa è accaduto al corpo originale che ha impattato con la Terra? Forse era formato da elementi leggeri che sono penetrati in profondità sotto la superficie della Luna o sono stati assimilati nel mantello terrestre, o forse si sono persi nello spazio…
Solo una ricerca ulteriore sarà in grado di dare una risposta più precisa al dilemma.
Per il momento possiamo essere relativamente sicuri che quando guardiamo la Luna noi guardiamo in realtà un pezzo di Terra, i resti di crateri di una collisione che ha avuto luogo molti miliardi di anni fa.
L’articolo originale: “The proto-Earth as a significant source of lunar material” di Junjun Zhang, Nicolas Dauphas, Andrew M. Davis, Ingo Leya & Alexei Fedkin, Nature Geoscience 5, 251–255 (2012) è disponibile su: http://www.nature.com/ngeo/journal/v5/n4/full/ngeo1429.html
Informazioni sul samario nell’Enciclopedia Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/samario/ e sul gadolinio: http://www.treccani.it/enciclopedia/gadolinio/
Sabrina