La Provenza secondo Barbara

Da Forchettinagiramondo @BrandiChiara

Oggi ospito un’amica blogger, Barbara di ViaggiaFacile e di TuristaWeb, una giovane ragazza che, come me, ama molto viaggiare e raccontare storie. Dice di sè: “Circumnavigo il web, mi piace pensarmi come un Vespucci o Colombo di nuova generazione, forse è troppo. Scrivere sui posti, scovarne le particolarità. Esiste nulla di più bello che narrare una storia?
In perfetto stile “giramondo” direi…

Siccome lunedì vi ho riportato in Provenza con la mia ultima ricetta, Barbara ha pensato bene di farmi un regalo e raccontarci dei posti che le sono piaciuti e che ci consiglia di visitare. Una mini-guida con tanti spunti interessanti per le prossime vacanze. Ecco qua il racconto della Provenza, secondo Barbara.

“La Provenza è una terra generosa, illuminata dal sole per 300 giorni all’anno, già questo avvalora la generosità di cui si parlava. Rimarrete colpiti dal caleidoscopio di colori; da un concentrato di sapori, i mercati tipici della Provenza acuiranno i sensi tra erbe aromatiche, spezie, lavanda con il canto delle cicale  per “animazione” sonora; dai paesaggi degni di colpire al cuore e permanere nei ricordi, le spiagge di Camargue, i campi di lavande del Luberon ne sono un esempio.
Abbondano i siti naturali splendidi, i paesi in collina e quelli che sorgono in mezzo a campi di ulivi, un’autenticità rara. Dalla Provenza si ha un accesso facilitato alle “Alpi del Sud” e al Parco nazionale delle “Ecrins”, dove scegliere l’attività con cui si ha maggiore familiarità, lasciarsi incuriosire da scalate, ciclismo, sport acquatici oppure scegliere il relax di un mare cristallino con le “callanques” di “Cassis”. Accodarsi a gruppi di trekking, questa una delle tante alternative chela Provenza offre, avventurarsi nel turismo lento, quello scoprire passo dopo passo, da vicino, ciò che circonda ed entrarne maggiormente in contatto. Vediamo qualche itinerario interessante.

A piedi nel Luberon, una regione della Provenza che si estende per 65 km da Cavaillon a Manosque. Anche qui a spiccare è la varietà di colori: dal viola della lavanda al verde delle vigne, dai rossi e gialli delle ocre nel “Colorado Provencal” al bianco delle case in pietra. La Route Napolèon, percorso storico compiuto nel 1815 dall’imperatore Napoleone di ritorno dall’Isola d’Elba. Una celebre strada turistica, lunga 325 chilometri, da Golfe-Juan (nel dipartimento delle Alpi Marittime) a Grenoble (nell’Isère) che attraversa incantevoli borghi, tappe importanti come Castellane, Digne-les-Bains, Sisteron e bei siti naturali come la chiusa di Taulanne e quella di Chabrières.

Lungo l’antica Via Domitia, un percorso lungo il quale apprezzare un monastero del XI secolo, una cappella del Trecento ed una necropoli carolingia. Sempre percorrendo la via Domitia incontriamo Opedette, un paese letteralmente “aggrappato” ad uno sperone roccioso circondato dalle pareti di roccia delle Gorges du Cavalon.
Viens custodisce un Castello rinascimentale e procedendo in direzione Rustrel vi è l’opportunità di camminare lungo la famosa “ochre route” percorso che si snoda tra le rocce dalle quali per anni si sono estratti pigmenti colorati.  L’estrazione dell’ocra fece di Rustrel un importante centro produttivo. Da Rustrel si consiglia di far tappa a Saigon, uno dei più antichi villaggi di Francia . A Saigon vi attende un panorama incantevole, salendo alla Mourre Nègre potrete vedere in lontananza le Alpi meridionali. Poi Buoux con le sue rocce calcaree.

La zona tra Juan-les-Pins e Cap d’Antibes è splendida, soprattutto Castello Grimaldi.
A rimanere nel cuore i paesaggi costieri idilliaci della Costa azzurra, dell’Esterel dove sono vividi i contrasti tra colori rosso del porfido, il blu del mare, il verde della vegetazione. Nei pressi di St. Tropez c’è Port Grimaud una ricostruzione elegante e perfetta di un villaggio in tipico stile provenzale. Colpisce anche Frejus, sul mare; Les Arenes con l’antico anfiteatro romano ben conservato; St. Raphael, un centro balneare nei pressi di Frejus.

Grasse ha una posizione splendida, sorge su una meravigliosa terrazza che sovrastala Costa Azzurra e l’atmosfera che vi si respira è bellissima. Aix en Provence è una cittadina molto attraente, qui è bello attraversare le stradine ed incontrare la cattedrale di Saint Saveur, da non perdere le famose calissons, le paste di mandorla tipiche di Aix. A Salon de Provence ha vissuto a lungo ed è sepolto Nostradamus le cui spoglie sono conservate in una cappella nella Chiesa di St. Laurent.
Arles, diventata romana con Giulio Cesare, presenta numerosi e lussuosi palazzi che rendono alta l’eleganza del suo centro storico,  e proprio qui si trovano i maggiori monumenti di Arles di cui sette sono annoverati dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale.

Tra le bellezze naturali, Camargue, parco regionale situato tra i due bracci del fiume Rodano; il massiccio Alpilles, un territorio ricoperto di vigne e ulivi; La Crau, piana sassosa e semidesertica in cui si trova una riserva ornitologica. E quanto è bello esplorare, girare e perdersi fino a non voler più trovare la strada “regolare” e non averne abbastanza dello stupore.

E proprio per questo serve sempre avere un blog o sito dove “saggiare” posti nuovi raccontati e vissuti da chi vi sia passato per poi fare i bagagli e partire anche noi.”

Potete trovare molti altri racconti dei viaggi di Barbara su ViaggiFacile, oppure su TuristaWeb.
Grazie Barbara, alla prossima avventura!


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :