La Puccia; Tanti Piatti Un Solo Nome

Da Damgas @incucinablog

Secondo il racconto biblico raccolto nella Genesi, un tempo gli uomini parlavano tutti la stessa lingua e
fossero uniti, poi, la volontà di arrivare a Dio attraverso una torre di mattoni, chiamata la Torre di
Babele, innalzata in Mesopotamia, suscitò così tanto le ire del Signore che nella sua grandezza punì le
genti facendo in modo che non parlassero più la stessa lingua e non si capissero più. Eppure qualcosa
deve essere rimasto, anche nel chiamare allo stesso modo pietanze che di fondo sono così diverse tra di
loro. Un esempio? La puccia. Imperdibile anche se si è solo di passaggio nella terra salentina, un
particolare tipo di pane, riempito con ogni grazia, dai pomodori secchi a insaccati, a tutto ciò che ci
ispira guardando la vetrina del ripieno. Ma basta spostarsi in Piemonte che la puccia diventa un
delizioso secondo piatto composto da carne bianca, principalmente di maiale.

Ingredienti:

1 kg di maiale
2 cavoli cappucci
1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano
400 gr di farina di mais
100 gr di burro
100 gr di formaggio
Grana grattugiato
Sale q.b.

Preparazione:

Mondate i cavoli, eliminando le foglie più dure. Tagliate in 4 pezzi, lavate e cuocete in acqua bollente e
sale. Scolateli e affettate a listarelle. A parte, versate la carne in una pentola di terracotta, coprite con
acqua fredda, portate ad ebollizione e schiumate. Unite la cipolla, la carota ed il sedano. Salate e
portate a cottura. Scolate la carne, tagliatela a dadi e unitela ai cavoli. Il liquido di cottura filtrato deve
essere versato in una pentola di terracotta a cui unire la carne ed i cavoli. A parte, portare a ebollizione
1,5 litri di acqua salata, in cui versare la farina di mais a pioggia, avendo l’accortezza di rimestare in
continuazione. Fatela cuocere per 45 minuti. Unite la polenta moto morbida alla carne ed i cavoli,
mescolate e aggiungete il burro ed il grana.


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