Magazine America

La Puna è uno degli angoli più remoti della terra, luogo di rara bellezza, intatta e sconvolgente.

Da Hugor @msdiaz61

La Puna è uno degli angoli più remoti della terra, luogo di rara bellezza, intatta e sconvolgente.

Un po’ dimenticata e trascurata dalle guide turistiche, la Puna è uno degli angoli più remoti della terra, selvaggio e di rara bellezza, sconvolgente ed intatta. Un immenso spazio bianco che si sviluppa dalla provincia di Catamarca a quelle di Salta e Jujuy, con un lato appoggiato al Cile.

Un luogo unico anche dal punto di vista climatico date le sue escursioni termiche; infatti nella stessa giornata si può passare dal tepore primaverile del mattino, nel pomeriggio le temperature invece diventano estive, mentre la notte di abbassano notevolmente quasi a sembrare inverno.

PunaSelvaggia

Il periodo migliore per visitare questa zona magnifica è da febbraio a Pasqua, quando la vegetazione è al massimo del suo splendore ed il caldo non è più faticoso da gestire.

Un paesaggio splendido ricco di lagune smeraldo, dune altissime, laghi salati, distese nere di basalto, vulcani alti come piramidi.

Per abituarsi in modo graduale all’altitudine della Puna, dove si salle su passi che superano i 4000 metri, è consigliabile procedere per tappe. Per esempio, programmando una sosta di un paio di giorni a Cafayate, a poco più di 1600 metri, una cittadina nella valle di Calchaquíes, tra montagne e vigneti da cui si ottengono vini d’altura.

Lasciando poi Cafayate, bisogna obbligatoriamente fermarsi per una visita Lungo il cammino alle rovine precolombiane di Quilmes, uno dei principali siti argentini.

La Puna è un museo di vulcani a cielo aperto, che possono arrivare sino a 6-7000 metri, come il vulcano Galán, che si eleva verso l’orizzonte. Intorno , specchi d’acqua intervallati da saline candide, alberi frangivento e dune dorate.

puna argentina2

puna argentina

puna argentina1

PunaSelvaggia1

PunaSelvaggia2
PunaSelvaggia3

fonte: Galeria Fotografica de Argentina


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :