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La punta dell’iceberg

Creato il 05 febbraio 2011 da Fabio1983
In questi giorni si parla molto di donne, del loro ruolo in politica, di come vengono trattate dall’altra parte dell’universo. E ne emerge un quadro fuorviante. In primis perché il pretesto è il caso Ruby nonché scandali accessori annessi. Il che già di per sé è un modo errato di trattare l’argomento in quanto Berlusconi (alla fine sempre lì si va a parare) non rappresenta l’unico modello di uomo possibile al mondo. In secondo luogo perché le donne che si prostrano a un tale asservimento nei confronti del potente di turno lo fanno, comunque, con cognizione di causa (obiettivamente: non stiamo parlando di casi umani che meriterebbero ben altre considerazioni).Parlando di cose più serie, quindi, Sfera pubblica ha intervistato sul tema delle donne impegnate politicamente Anna Paola Concia e Deborah Bergamini. Francamente non mi è piaciuto granché il modo con cui hanno affrontato la questione. In entrambe è riscontrabile quel minimo appiglio propagandistico che a nulla serve al cospetto di un problema che dovrebbe riguardare tutti, donne ma anche uomini. Le deputate convergono sull’importanza delle quote rosa quale istituzione necessaria per garantire una equa presenza femminile nei partiti, nelle liste, in Parlamento. Le quote rosa, però, da sole non bastano. Devono trasformarsi in un abito mentale, altrimenti fungono da mero criterio percentuale di rappresentanza. Giustificando perciò la candidatura di starlette, veline, di ragazze che avranno senz’altro delle doti ma che non sono adatte per la politica. La barriera culturale – mondiale (tolte poche eccezioni), ma molto italica allo stesso tempo – secondo cui la res publica è affare per maschi pone dei limiti ad oggi ancora insormontabili. Nel dibattito in corso, invece, si colgono troppa retorica e troppa personalizzazione. La battaglia deve essere condivisa endemicamente e non alla bisogna per via delle scappatelle poco gratificanti di quanti, nei salotti che contano, non riescono a mantenere un minimo rigore. Questa è un’altra storia. Anzi, è solo la punta dell’iceberg.

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