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La qualità non è un optional

Creato il 19 maggio 2010 da Marco

La qualità non è un optional
Vendere per vendere oggi non è più possibile, credo che il venditore, più che in passato, debba fin dall'inizio del rapporto con il cliente guadagnarsi la credibilità attraverso un approccio basato prima di tutto sull'"onestà intellettuale" o meglio l'assenza di un secondo fine, la trasparenza negli intenti, l'intenzione di procurare un valore al cliente pur non negando la ricerca del proprio.
Secondo me uno degli aspetti strettamente correlati al principio della credibilità e quindi all'onestà intellettuale è la qualità del prodotto o servizio offerto, un concetto apparentemente scontato, sul quale il venditore molte volte forse non ritiene opportuno soffermarsi eccessivamente pur di strappare un contratto in modo rapido e indolore, mettendo fortemente a rischio la soddisfazione del cliente.
Non intendo soffermarmi oltremodo sul profilo del "venditore perfetto" (a questo riguardo vi rimando al post Il cliente dentro l'azienda), credo piuttosto che "i punti fermi" che fanno acquisire a un prodotto o a un servizio la giusta credibilità, con il passare del tempo siano stati dimenticati o "mascherati" da innumerevoli futilità, del resto le esperienze che ognuno di noi vive quotidianamente in veste di consumatore ne sono la prova.
Niente di meglio a questo punto che rispolverare il concetto della qualità implicita, che soddisfa quei bisogni che il cliente è consapevole di avere e che quindi "da per scontato" che siano soddisfatti (es. il bisogno di avere un caffè in una tazzina, invece che versato direttamente sui pantaloni, è talmente implicito che non viene nemmeno precisato nella richiesta, si chiede semplicemente un caffè e non un caffè in tazzina di porcellana calda, con il manico, il piattino, ecc…), se vogliamo che un cliente sia soddisfatto non bisogna mai deluderlo sul fronte della qualità implicita che praticamente rappresenta la soglia di ingresso del mercato.
Forse una semplice banalità o qualcosa di risaputo, per me invece un principio morale ed etico per contrastare il business cieco e selvaggio che caratterizza i giorni nostri.


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