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La questione ambientale dell’Arvedi la studiano e spiegano i cittadini. E il Comune?

Creato il 25 ottobre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Un gruppo di cittadini di Cavatigozzi, cruciale frazione di Cremona perché circondata da industrie inquinanti e pericolose, si è preso l’impegno di redigere le osservazioni alla richiesta dell’acciaieria Arvedi di aggiornare, accrescendoli, i dati di produzione.
Il testo presentato dai cittadini dimostra una chiara conoscenza dei problemi trattati: per leggere basta cliccare qui di seguito.
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Ma il Comune quando mai ha dimostrato una precisa conoscenza dei problemi, o comunque ha preso posizione dimostrando la validità della propria prospettiva? Il sindaco ha annunciato il bilancio ambientale con metodo scientifico. Intanto i cittadini che da anni studiano questi problemi sono diventati competenti, si sono studiati i documenti dell’acciaieria, scrivono trenta pagine a ragion veduta, confrontano i testi presentati nel corso degli anni. Un lavoro pregevole. Che sarà discusso – si spera – fra quattro mura chiuse al pubblico, al cospetto di amministratori costretti a rendere conto a un partito, il Pd, che gioca su più tavoli con l’industriale Arvedi (a Trieste e a Taranto). E’ vero che il segretario provinciale Matteo Piloni è assessore all’ambiente del Comune di Crema e che l’assessore cremonese Alessia Manfredini ha competenze tecniche ed esperienza consolidata. Chi si sta confrontando sono l’acciaieria con i suoi documenti e un gruppo di cittadini con i propri.
I cittadini scrivono con chiarezza.
Il sindaco ha delegato all’assessore Manfredini il compito di seguire le conferenze dei servizi riguardanti l’acciaieria con una lettera in cui elogia la volontà di spirito di collaborazione fra le parti.
Ma dov’è la collaborazione da parte dell’acciaieria? L’aumento di produzione precede l’aggiornamento dei dati: ce lo spiegano i cittadini. L’industriale segue i suoi tempi, corre avanti in direzione opposta.
Tra cittadini e industria dov’è l’ente terzo? Dove l’istituzione Comune, che cosa fa? Che strategia ha? L’assessore alla trasparenza che dice? Niente. Alessia Manfredini promette un nuovo osservatorio Arvedi, nuovi incontri, spiegazioni: ma i risultati? Per il momento zero. L’industriale Arvedi procede.

Da notare che ci sono esperti del settore diventati ancora più preparati che, malgrado la loro competenza, sono stati trattati a pesci in faccia da assessori con deleghe inspiegabili e spariti di scena senza suscitare rimpianti.


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